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NBA, Hawks e Clippers, non ci resta che perdere: ko a Memphis e Washington

NBA

Belinelli segna 14 punti nella sconfitta in volata contro i Grizzlies, l'ennesima in una stagione da dimenticare per Atlanta. Gallinari invece è alle prese con l'infortunio al gluteo; uno dei tanti assenti tra le fila dei losangelini che perdono contro gli Wizards

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Memphis Grizzlies-Atlanta Hawks 96-94

IL TABELLINO

I Memphis Grizzlies prendono una boccata d’ossigeno battendo a fatica gli Hawks e conquistando il secondo successo nelle ultime 18 partite. Atlanta ci prova tre volte negli ultimi quattro secondi scarsi di gara, ma non riesce a trovare il fondo della retina e l’overtime o il successo che forse avrebbe meritato. Ersan Ilyasova, Taurean Prince e Kent Bazemore vanno a sbattere contro l’impossibilità di dare una svolta a una stagione che a livello di risultati non è mai iniziata. E anche contro Andrew Harrison che stoppa il tentativo del numero 12. “Stavo soltanto pensando a un modo per evitare che segnassero, tutto qui”. Una regular season già finita prima di iniziare quella degli Hawks, a caccia di un anno (o più di uno) di ricostruzione dopo che nell’ultimo decennio l’obiettivo playoff era sempre stato raggiunto. Il risultato tecnico del collettivo lascia il tempo che trova dunque, mentre quello del singolo può fare la differenza per garantire o meno la permanenza nella lega. Ogni riferimento a Marco Belinelli ovviamente non è puramente casuale, protagonista in uscita dalla panchina con 14 punti e 5/9 al tiro in 21 minuti di gioco. Il suo mattoncino il Beli lo ha sempre portato, dimostrando una maturità, una precisione (altro 2/2 a cronometro fermo) e una freschezza che potrebbero garantirgli un altro contratto. “Vincere è sempre meglio che perdere”, dice un allenatore; “Sconfitta pesante”, chiosa l’altro in un post partita durante il quale è chiaro che nessuno guarda (per non spaventarsi) alla classifica odierna. “Dobbiamo trovare il modo di far passare in qualche modo la tempesta; credo che abbiamo fatto un ulteriore passo avanti come squadra. Non abbiamo vinto, ma ci portiamo dietro tante cose positive da questa partita”. Ecco, selezionate con il mouse queste frasi di Kent Bazemore, tenete premuti i tasti Ctrl+C e salvatele in un file sul vostro PC. Io l'ho appena fatto: torneranno utili per la prossima gara. 

Washington Wizards-L.A. Clippers 100-91

IL TABELLINO

Chi magari potrebbe pensare alla possibilità di perdere con continuità (non che ci siano grosse difficoltà a farlo nell’ultimo periodo) sono i Clippers, ancora orfani di Danilo Gallinari e di una lunga lista di infortuni che ha costretto Doc Rivers a schierare il seguente quintetto: Sindarius Thornwell (appena arrivato da Hogwarts con quel nome) – Lou Williams (che nonostante i 23 punti chiude con -10 di plus/minus) – Wesley Johnson (di gran lunga il più solido tra i titolari) – Jamil Wilson (immagino i punti interrogativi che ronza nella vostra testa) – DeAndre Jordan (l’ultimo dei moicani). Con una squadra del genere è difficile immaginare di mettere quattro vittorie in fila; infatti è arrivata puntuale la sconfitta a Washington, sei giorni dopo il controverso finale che ha deciso la gara d’andata dello Staples Center. Gli Wizards nel frattempo hanno recuperato anche John Wall (“Beati loro”, avrà pensato Doc Rivers), uno dei migliori con i suoi 15 punti da affiancare ai 20 del solito Bradley Beal. A fare la differenza in uscita dalla panchina però è stato ancora una volta Mike Scott, che evidentemente avrà qualche conto in sospeso contro i Clippers. O che semplicemente a distanza di una settimana ha vissuto le sue due migliori serate al tiro della stagione: per lui sono 22 punti con 9/10 al tiro e un +18 di plus/minus che racconta bene il suo impatto. Dall’altra parte a gara in corso invece è Jawun Evans (???) il protagonista: 40 minuti in campo, 15 punti, 6 rimbalzi, 6 assist e 5 recuperi. Io un pensierino al tanking inizierei a farlo…