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NBA, Celtics: Gordon Hayward non esclude il ritorno in campo in questa stagione

NBA

Alle prese con l’infortunio alla caviglia da due mesi, Gordon Hayward ha già fatto vistosi progressi grazie a lungo lavoro di recupero. Tolto il tutore, adesso il numero 20 punta a tornare in campo nel minor tempo possibile: “Non c’è una data precisa, ma sono fiducioso”

La rottura della caviglia di Hayward è rimasta negli occhi di tutti, indelebile nonostante siano passati due mesi esatti da quel giorno. Una perdita fondamentale per i Celtics in avvio di stagione, che poi hanno saputo fare di necessità virtù. Alle possibilità di rientro dell’ex All-Star dei Jazz però nessuno aveva pensato. Negli ultimi giorni le immagini di Hayward già in grado di ritornare a camminare senza tutore hanno fatto ben sperare, unite alle sue ottimistiche dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi: “La mia mente non esclude la possibilità di ritornare in campo prima del termine della stagione. Sto facendo letteralmente di tutto per tornare in campo il prima possibile. Tutto dipenderà da come andranno avanti le cose, fissando degli obiettivi giornalieri e soprattutto senza fare calcoli sin da oggi. Non ho una tabella di marcia o una data prefissata per tornare sul parquet: so certamente che ci metterò un bel po’ di tempo, per quello non posso guardare troppo in là”. Le ritrovate capacità motorie lo porteranno spesso e volentieri a bordocampo a seguire i compagni dopo che in queste settimane ha preferito più volte rinunciare e seguire i compagni da casa. La prima gara a cui ha preso parte in questa nuova versione è stata, per uno scherzo del destino, quella persa in casa dai Celtics contro i Jazz. Un modo per rivedere i suoi ex compagni e confrontarsi con quegli amici prima che colleghi a cui ha voltato le spalle con la sua scelta. Allo stesso tempo, un esempio che ben racconta come Boston, nonostante la straordinaria partenza, abbia bisogno del suo contributo il prima possibile: “Credo che dopo tutti questi mesi ormai sia chiara la sua scelta – commenta coach Snyder -. Vederlo soffrire in quel modo è stata una scena che ha sconvolto il nostro spogliatoio; buona parte dei ragazzi hanno subito mostrato il loro affetto e vicinanza a Gordon. Lo so perché sono stato fra i primi e lui ha apprezzato molto. Come gruppo ormai siamo in una fase nuova; la speranza è soltanto quella di rivederlo sul parquet nel minor tempo possibile”. Un tuffo nel passato, ma senza alcuna voglia di rinnegare la sua scelta: “No, non ho rimpianti: sono felice di essere qui a Boston e la sfortuna ha voluto che io restassi ai margini a causa di questo trauma”. Un tuffo nel passato, ma senza alcuna voglia di rinnegare la sua scelta: “No, non ho rimpianti: sono felice di essere qui a Boston e la sfortuna ha voluto che io restassi ai margini a causa di questo trauma”