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NBA, la panchina di Boston spegne Towns e Minnesota: Celtics sempre primi a Est

NBA

Ai T'Wolves non basta una prestazione da 25 punti e 23 rimbalzi di Karl-Anthony Towns: Boston scappa nell'ultimo quarto grazie alla panchina guidata da Terry Rozier e Marcus Smart. Kyrie Irving sfiora la tripla doppia con 16 punti, 9 rimbalzi e 8 assist

IL TABELLINO

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Karl-Anthony Towns aveva solamente 9 anni l’ultima volta che i Minnesota Timberwolves sono riusciti a vincere sul campo dei Boston Celtics, e dovrà continuare ad attendere ancora per almeno un’altra stagione. Nemmeno la quarta partita da 20+20 della sua carriera — 25 punti e 23 rimbalzi, suo massimo di sempre — è riuscita a evitare l’undicesima sconfitta consecutiva dei T’Wolves sul parquet incrociato del Boston Garden, con l’ultimo successo datato 5 marzo 2005 e — non casualmente — segnato dai 21 punti con 13 rimbalzi e 9 assist di Kevin Garnett, uno che con la maglia dei Celtics tre anni dopo ha vinto il titolo numero 17 della franchigia. Towns è l’unica nota lieta di una serata altrimenti storta dei T’Wolves, che dopo la sconfitta contro Brooklyn sono tornati a perdere due partite in fila dopo un mese e mezzo che non succedeva. Jimmy Btuler ha chiuso con 14 punti ma con 3/12 al tiro; Andrew Wiggins ha avuto le stesse percentuali ma chiudendo con 10 punti; e l’unico dalla panchina a dare un minimo di contributo è stato Jamal Crawford con 13 grazie a un 4/5 da tre. Tolto il 9/16 al tiro di Towns, tutti gli altri membri della squadra di Tom Thibodeau hanno tirato sotto il 32% dal campo, ben controllati da una difesa di Boston che ancora una volta si è rivelata asfissiante grazie all’energia portata dalla panchina. Coach Brad Stevens ha dimostrato a Thibs quale importanza possa avere pescare un contributo tangibile tra le riserve, visto che due dei tre migliori marcatori tra i biancoverdi — Marcus Smart con 18 e Terry Rozier con 14 — sono entrati a partita in corso, protagonisti del 42-20 con cui la panchina di Boston ha scherzato quella di Minnesota. In mezzo ai loro contributi sta la prestazione a tutto tondo di Kyrie Irving, vicino alla tripla doppia con 16 punti, 9 rimbalzi e 8 assist propiziando la quinta vittoria consecutiva dei Celtics, che mantengono le tre partite piene di vantaggio sui Toronto Raptors secondi a Est. I biancoverdi sono attesi all’ultima partita “statunitense” domani notte a Brooklyn prima di partire per Londra — dove giovedì 11 alle 21 italiane affronteranno i Philadelphia 76ers in una gara che potrete vedere in streaming eccezionalmente aperto a tutti su skysport.it.

Towns lasciato solo dai compagni e il parziale decisivo nell'ultimo quarto

Per Towns si tratta della quarta gara in carriera da 20+20, ma fino a questo momento non è mai riuscito a far combaciare una prestazione del genere con una vittoria: solamente una leggenda dei Celtics come Dave Cowens ha una striscia di 20+20 con più sconfitte di lui per cominciare la carriera (dati Elias). Una sconfitta arrivata soprattutto a causa della difesa di Boston, che in una serata in cui l’attacco non ha funzionato granché (40.4% dal campo, 6/36 da tre punti) ha tenuto gli avversari sotto al 37% al tiro, scappando via nell’ultimo quarto grazie a un parziale di 10-2 che ha spezzato l’equilibrio di un match che nei primi tre quarti aveva visto 14 avvicendamenti alla guida nel punteggio. “Loro sono una grande squadra e bisogna giocare per 48 minuti se si vuole vincere. Noi non ci siamo riusciti, andando in tilt a inizio ultimo quarto” ha dichiarato Thibodeau, che a Boston ha cominciato a farsi conoscere come assistente allenatore deputato alla difesa ai tempi di Doc Rivers. Minnesota non è riuscita a sfruttare uno dei pochi difetti della difesa di Boston, ovverosia la porosità a rimbalzo, visto che tutti i T’Wolves non chiamati Towns hanno raccolto solo 20 rimbalzi, perdendo lo scontro sotto i tabelloni 56-43. “Dobbiamo impegnarci di più sotto questo aspetto, non possiamo affidarci a KAT per prenderli tutti” ha dichiarato Jimmy Butler, che ne ha presi solo due. “Lui ha fatto un grande lavoro, ma dobbiamo dargli una mano: non può essere ovunque in campo”. Alchimie da trovare se si vuole arrivare alla quadratura di questi Celtics, che hanno vinto 9 delle 10 partite disputate contro avversari della Western Conference e hanno vissuto un brivido quando Al Horford è uscito dal campo nel secondo quarto per un problema al ginocchio, prima di rientrare nel secondo tempo per concludere con 7 punti e 8 assist il suo duello tutto domenicano con il suo "protetto" Towns.