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NBA, quanti rumors: Mirotic vuole andarsene, mezzi Lakers sul mercato e Cousins free agent

NBA

A un mese esatto dalla trade deadline cominciano a circolare voci insistenti sui possibili scambi di mercato: e se Mirotic direbbe volentieri addio a Chicago per andare nello Utah, i Lakers pensano a LeBron James e Paul George e mettono mezza squadra sul mercato. Ma c’è anche Cousins in scadenza di contratto

Manca un mese esatto alla trade deadline, quest’anno anticipata all’8 febbraio, prima e non dopo l’All-Star Weekend, e da più parti nella lega incominciano a circolare voci su scambi possibili, probabili partenze e/o arrivi. Detto nei giorni scorsi dell’interessamento di Golden State verso Anthony Davis, messo nel mirino tra gli ipotetici obiettivi futuri, la gola profonda più profonda di tutta la lega, il solito Adrian Wojnarowski, ha raccolto gli spifferi che escono dalle segrete stanze NBA, alcune delle quali forse non così segrete. I Los Angeles Lakers, ad esempio, pur non potendo urlarlo ai quattro venti, agli interessati non fanno mistero di considerare una buona metà del proprio roster sostanzialmente cedibile. Tra questi anche nomi importanti, come quelli di Julius Randle e di Larry Nance Jr. – i due lunghi più produttivi del roster di coach Walton – ma anche di Jordan Clarkson. Quest’ultimo, titolare di altri due anni di contratto al termine di questa stagione, impegnerebbe il cap dei Lakers per ulteriori 26 milioni ma l’intenzione, sia del giocatore che della squadra, è di riuscire a trovare già entro febbraio una nuova sistemazione per il prodotto di Missouri. Diverso il discorso per Randle e Nance, entrambi ancora all’interno del contratto firmato da rookie, all’ingresso nella lega: due asset di valore che hanno dalla loro anche la giovane età, e per questo motivo i Lakers sperano di poter utilizzare come importanti pedine di scambio. In casa gialloviola poi resta sul tavola la questione Luol Deng: al termine di questo campionato il giocatore è a libri per altri due anni  e un totale di quasi 37 milioni di dollari, un contratto che nessuna squadra vorrà mai accollarsi. Per questo è praticamente scontato che il giocatore anglo-sudanese resterà a roster fino a fine stagione prima che i Lakers possano procedere col buyout, operazione che gli permetterà di liberare lo spazio salariale (pur continuando a pagare il giocatore) oggi occupato dal suo contratto. L’obiettivo ultimo? Se ne è già parlato tanto e si continuerà a farlo ancora: l’assalto a due free agent di primissimo piano – LeBron James (che ha recentemente comprato una seconda villa a Los Angeles) e Paul George (che in città ci è nato)? – da inserire nel nucleo giovane composto da Lonzo Ball e Brandon Ingram. Insomma, un inverno intenso per la coppia alla guida dei Lakers, Magic Johnson e Rob Pelinka, tra i probabili protagonisti tra qui e il prossimo 8 febbraio.

Shopping sotto canestro: le voci su Nikola Mirotic e DeMarcus Cousins

L’altra voce che rimbalza da Chicago e sembra avere solida fondamenta, è quella che conferma il desiderio di Nikola Mirotic, a oggi miglior marcatore dei Bulls, di voler lasciare “the Windy City”. Tutto è nato dopo la scazzottata con Bobby Portis che per l’ala n°44 di Fred Hoiberg ha significato la frattura di due ossa facciali e 23 partite di stop. Da quando è tornato in rotazione, sempre nel ruolo di sesto uomo, l’ex Real Madrid sta facendo registrare massimi in carriera per punti (17.4 a sera), rimbalzi (7.0) e percentuali al tiro (il 48.6% dal campo e un ottimo 46.5% da tre punti) e il suo potenziale offensivo, unito alla versatilità più volte dimostrata, ne fa merce molto appetibile sul mercato NBA. Chicago ha in mano una team option (a 12 milioni e mezzo) per il prossimo anno, ma cedendolo già entro febbraio potrebbe capitalizzare sull’ottima stagione di Mirotic e ottenere una pregiata contropartita in cambio. La prima squadra a cui potrebbero bussare sono gli Utah Jazz, che sembrano in cima alle preferenze del giocatore, ammiratore del sistema di gioco messo in campo da coach Quin Snyder. Ai Jazz potrebbe giocare da stretch-4 dalla panchina (sicuramente un miglioramento rispetto a Jonas Jerebko, attuale titolare del ruolo) oppure guadagnarsi addirittura un posto in quintetto come secondo lungo, a far coppia con Rudy Gobert, un duo sicuramente molto intrigante. Se tra i lunghi il nome di Mirotic genera senz’altro attenzione, ancora di più accade con quello di DeMarcus Cousins, free agent senza nessun tipo di restrizione a luglio. Da New Orleans fanno finta di non sentire l’interesse attorno al proprio giocatore, affermando a ripetizione la volontà della franchigia di tenere il giocatore in Louisiana. Ma le voci circolano, e il primo ad ammetterlo è lo stesso centro dei Pelicans (titolare di quasi 26 punti a sera, con 12.6 rimbalzi e più di 5 assist): “L’anno scorso è toccato a Jrue [Holiday], quest’anno è il mio turno. È inevitabile che se ne parli, AD [Anthony Davis] e Jrue ogni tanto mi stuzzicano sull’argomento, ma lo fanno per divertirsi. Sanno quando scherzare e quando essere seri e rispettosi di quella che è la mia posizione, oggi, che sicuramente porta con sé un po’ di pressione”. Pressione che tanti giocatore vorrebbero avere, dato che i Pelicans hanno il vantaggio di offrire al giocatore un anno in più di contratto (e quasi 30 milioni di dollari), ma Cousins potrebbe invece pensare di firmare un contratto anche solo da 3+1 stagioni per rimettersi poi sul mercato e andare a caccia di un massimo contrattuale per giocatori oltre il decimo anno nella lega”.