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NBA, risultati della notte: Orlando sorprende Minnesota, Devin Booker da 43 non basta

NBA

I Timberwolves cadono sul campo di Orlando dopo 5 vittorie in fila: decisivo il massimo in carriera da 32 punti di Evan Fournier. La coppia Lillard-McCollum realizza 58 punti, trascinando Portland al successo su Phoenix nonostante 43 punti con 8 assist di Devin Booker. Denver supera Dallas a fatica grazie a un Nikola Jokic scintillante: 29 punti, 18 rimbalzi e 7 assist

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Orlando Magic-Minnesota Timberwolves 108-102

IL TABELLINO

I Magic interrompono la maledizione del 2018 vincendo la prima partita del nuovo anno, e lo fanno con un avversario di grande valore come i lanciatissimi Minnesota T’Wolves, che erano reduci da cinque vittorie in fila con uno scarto medio di 18.8 punti. Orlando è riuscita a salvarsi dal baratro appena prima di caderci, visto che con una sconfitta sarebbe diventata ufficialmente la peggior squadra della lega, posto attualmente occupato dagli Atlanta Hawks. Il merito va a Evan Fournier in attacco, che con 32 punti (6/12 da tre) ha realizzato il suo massimo in carriera, ma anche alla strana coppia Bismack Biyombo-Khem Birch, che hanno fatto il vuoto sotto canestro realizzando 22 punti, catturando 26 rimbalzi e stoppando 9 tiri in coppia, facendo vincere lo scontro a rimbalzo 51-37 alla peggior squadra della lega sotto i tabelloni. Questa partita dice poco dei Magic ma molto di più sui T’Wolves, che sembravano aver voltato pagina e ora si ritrovano a fare i conti con l’ennesima sconfitta contro la squadra della Eastern Conference (6-11 il record). Una persona, se non altro, è contenta di come è andata: “Sono felice che abbiamo subito una c***o di sconfitta” ha commentato un furente Jimmy Butler, il migliore dei suoi con 28 punti, 7 rimbalzi, 4 assist e 5 recuperi. “Siamo arrivati qui con il petto in fuori pensando di essere una squadra fortissima, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Ci siamo rilassati: non abbiamo giocato duro, non siamo andati a rimbalzo, non abbiamo difeso, non abbiamo eseguito, non abbiamo fatto niente. Andavamo avanti per inerzia. Quando lo fai in questa lega, puoi essere battuto da chiunque. Buon per noi aver perso qui, hanno giocato meglio di noi”. Da segnalare la doppia espulsione di Arron Afflalo e Nemanja Bjelica, con il primo che ha cercato di tirargli un pugno da cui è seguita una zuffa sedata dagli arbitri con l'allontanamento di entrambi.

Portland Trail Blazers-Phoenix Suns 118-111

IL TABELLINO

È proprio vero che l’unione fa la forza: mentre Damian Lillard e C.J. McCollum possono contare l’uno sull’altro, Devin Booker a Phoenix è testa e spalle meglio di tutti i suoi compagni, ritrovandosi spesso da solo nel cercare di tenere a galla i suoi. La gara di stanotte ne è un esempio: mentre la coppia dei Blazers ha combinato per 58 punti (31 Lillard e 27 McCollum), utili per interrompere una striscia di tre sconfitte in fila, la giovane stella dei Suns è uscito con una sconfitta nonostante una prova da 43 punti, 6 rimbalzi e 8 assist con 14/29 dal campo e 10/10 ai liberi, di cui 21 nell’ultimo quarto per rimontare da -27 fino al -7 finale. Senza Marquese Chriss e T.J. Warren, i Suns non sono comunque riusciti a evitare la terza sconfitta in fila nonostante i 18 punti dalla panchina di Troy Daniels e la carica di Booker, che nel post-gara ha dichiarato: “Non ci possiamo mai dare per vinti: non mi interessa se sei sotto di 20 a un minuto dalla fine, bisogna sempre giocare fino al fischio finale e stasera lo abbiamo dimostrato. Questa è la NBA: non sai mai cosa può succedere”. 

Denver Nuggets-Dallas Mavericks 105-102

IL TABELLINO

A fine terzo quarto la gara tra Nuggets e Mavs sembrava già finita: con un comodo vantaggio di 23 punti a 16 minuti dalla fine, a Denver bastava gestire il risultato per portare a casa una vittoria utile nella corsa ai playoff a Ovest. Dallas però era di tutt’altro avviso e cavalcando un Dennis Smith Jr. da 25 punti è riuscita a rimontare fino al -1 con un canestro e fallo del proprio esplosivo playmaker, imprendibile con il suo primo passo andando a sinistra. I Nuggets però sono stati freddi dalla lunetta con Gary Harris – 25 punti per lui, uno dei tre giocatori sopra quota 20 insieme a un Will Barton da 22 e uno scintillante Nikola Jokic da 29 punti, il massimo stagionale da 18 rimbalzi e 7 assist – e sono riusciti a scamparla perché Dwight Powell non è riuscito a controllare il pallone lanciato a tutto campo da Smith Jr. per costruire l’ultimo tiro, disegnato molto bene da Rick Carlisle. “Non molliamo mai, stiamo cercando di costruire qualcosa qui” ha commentato l’allenatore dei Mavs, che oltre al suo rookie ha avuto anche 17 punti da Harrison Barnes e 16 da Devin Harris, ma conta di recuperare Seth Curry, Nerlens Noel e Dorian Finney-Smith almeno per il prossimo mese. Coach Michael Malone, invece, si è preso la responsabilità di un ultimo quarto perso 33-19: “Nell’ultimo quarto siamo sembrati una squadra allenata estremamente male, ed è una cosa che prendo molto sul personale. Sappiamo di dover giocare meglio nei finali di gara: se fosse durata 10 secondi in più, probabilmente avremmo perso. Ma abbiamo vinto e sono orgoglioso che i nostri ragazzi abbiano avuto la forza di portarla a casa nel finale”.