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NBA, Westbrook dice 36 ma non basta: vincono i Lakers a Oklahoma City

NBA

I Lakers mandano tutto il quintetto in doppia cifra e vincono la sesta partita delle ultime otto giocate. Ai Thunder non bastano i 36 punti e 9 assist di Westbrook per evitare la quarta sconfitta consecutiva: OKC scivola così sempre più lontano dal quarto posto a Ovest

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Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers 104-108

IL TABELLINO

Il racconto del primo tempo

Il primo canestro dal campo non poteva che firmarlo Russell Westbrook, in un inizio dalle mani freddine da entrambe le parti. I Lakers però si sciolgono per primi, piazzando il parziale che li porta a sfiorare la doppia cifra di vantaggio e costringe coach Billy Donovan al timeout sul 12-4 in favore degli ospiti. La prima sfuriata di OKC è dietro l'angolo: tutti e quattro i Big Four dei Thunder muovono la retina e si riportano a contatto già a metà primo quarto, ma i Lakers non sembrano intenzionati a mollare la presa. La giocata sopra al ferro sulla testa di Julius Randle la piazza neanche a dirlo Westbrook, che scarica poi tutta la sua adrenalina in un primo quarto da protagonista. Dopo i primi 12 minuti però è 25-22 in favore dei Lakers. L'equilibrio anche a inizio secondo quarto regna sovrano, figlio soprattutto della stanchezza di due squadre che negli ultimi dieci giorni hanno accumulato ben 12 partite complessive. Il talento e l'esperienza dei Thunder permettono però a Paul George e compagni di rimettere il naso avanti, nonostante i tanti errori al tiro. Non si fa neanche in tempo a staccare lo sguardo dallo schermo, che il conto dei punti di Westbrook in un amen raggiunge già quota 13. Dall'altra parte invece a dare sfogo alla manovra dei giallo-viola sono soprattutto i due lunghi sottocanestro, Randle e Lopez. A fine primo tempo è 51-49 Lakers, che sbagliano tanto, ma tirano molto di più dei Thunder. I giallo-viola vanno a riposo con solo il 43% dal campo a differenza del 51.4% dei padroni di casa, abili ad andare più spess in lunetta e a cavalcare un Westbrook da 16 punti e quattro assist.

Il racconto del secondo tempo

I Lakers non mollano la presa e ricominciano da dove avevano lasciato. Correre non è un problema per i ragazzi di coach Walton, così come non lo è mai stato per Russell Westbrook, che vola di nuovo al ferro a inchiodare la schiacciata per dare la carica ai suoi. "Un'incudine che batte contro il martello. Lo stesso rumore", commenta estasiato Francesco Bonfardeci in telecronaca. I problemi principali per i Thunder però sono soprattutto difensivi, non tanto e non solo per l'assenza di Andre Roberson. OKC infatti fatica a difendere su un ispirato Brook Lopez, autore di 15 punti in meno di 20 minuti trascorsi sul parquet. A cavallo di metà terza frazione lo strappo lo piazzano i padroni di casa: a svegliarsi è Paul George, che in un battito di ciglia aggiunge un paio di canestri a una partita già molto efficace, sale a quota 17 punti e riporta avanti i suoi Thunder dopo un'eternità. Una dura prova per i Lakers, obbligati adesso a restare aggrappati dopo essersi fatti forza tenendo il controllo della sfida per due quarti. La partita resta così piacevolissima e soprattutto molto aperta, con OKC che si ritrova sotto di tre punti a dodici minuti dal termine. Il testa a testa è serrato e nove dei dieci titolari superano la doppia cifra alla voce punti (Ferguson invece è a quota zero), ma nell'apparente distribuzione in casa OKC è Westbrook a farla da padrone volando oltre quota 30 punti. In testa al match però restano i Lakers, che con i punti 15 e 16 della partita di Randle trovano il +8 a meno di quattro minuti dalla sirena. Ingram da playmaker va a prendersi i due punti con il fallo, aggiungendo un bel mattoncino alla causa Lakers. La doppia cifra di vantaggio sembra tenere a riparo gli ospiti, che invece si complicano la vita da soli. I giallo-viola perdono tre palloni nell'ultimo minuto, non segnano mai dalla lunetta (confermando i problemi cronici a cronometro fermo) e riportando così i Thunder a un solo possesso di distanza a meno di venti secondi dalla sirena. Un libero finalmente realizzato però basta per portare a casa il successo: finisce 108-104 Lakers.