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NBA, troppo Embiid, non bastano i 22 punti di Gallinari: Philadelphia batte i Clippers

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Il centro camerunense stabilisce il suo massimo in carriera per rimbalzi (16) e ci aggiunge 29 punti, guidando i Sixers alla terza vittoria in fila. Altra positiva gara dell'azzurro, che chiude con 7/15 al tiro, 5 rimbalzi e tre triple a segno

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Philadelphia 76ers-L.A. Clippers 112-98

TABELLINO

Non conta ancora come la prima vittoria di Marco Belinelli in maglia Sixers (annunciato nella notte l’accordo dell'ex giocatore di Atlanta con la squadra di coach Brett Brown) ma conta invece come la prima sconfitta dei Clippers di Danilo Gallinari da quando l’azzurro ha iniziato a giocare al fianco dei suoi nuovi compagni arrivati da Detroit in cambio di Blake Griffin (Tobias Harris, Avery Bradley e Boban Marjanovic). Arriva sul parquet di Philadelphia al termine di una gara che i padroni di casa sembrano controllare già al termine del primo tempo, chiuso sul +14 (69-55) grazie a impressionanti percentuali dall’arco (10/17). Percentuali che però possono essere, per definizioni, volatili: ecco allora che nel terzo quarto i Sixers tirano solo 1/10 dall’arco, segnano la miseria di 16 punti e commettono 5 palle perse, permettendo ai Clippers di riavvicinarsi e tornare in partita, sotto di soli 3 punti a sei minuti dalla fine dell’incontro. Guidata però da un Joel Embiid quasi incontenibile, al massimo in carriera per rimbalzi (16) cui aggiunge 29 punti, Philadelphia reagisce con un parziale finale di 17-5 che suggella la partita, dando ai Sixers il terzo successo consecutivo. Coach Brett Brown conta altri cinque giocatori in doppia cifra oltre a Embiid (che dimostra di star bene fisicamente anche dopo il secondo back-to-back della sua carriera: “Possiamo smettere di parlare del mio ginocchio?”, chiede spazientito a gara finita), con il supporting cast dei Sixers giudato dai 17 punti a testa di J.J. Redick (che chiude con 5/10 da tre punti) e di T.J. McConnell dalla panchina, e dai 14 con 10 assist e 5 rimbalzi di Ben Simmons. 

Gallinari ancora positivo

Los Angeles come detto vede interrompersi la propria striscia di tre successi consecutivi, ma continuano i segnali positivi da parte di Danilo Gallinari, che è il migliore tra i titolari di coach Rivers con 22 punti (frutto di 7/15 al tiro, con anche 5 rimbalzi) e cede soltanto al solito Lou Williams (23 ma con 21 tiri dalla panchina) la palma del top scorer di squadra. Ancora amato nella “città dell’amore fraterno”, dove ha speso sette anni della sua carriera, Williams viene accolto dai cori di ammirazione dei suoi ex tifosi (sonori “Looouuuu” al suo ingresso in campo) ma neppure la sua vena realizzativa questa volta riesce a salvare la serata dei Clippers, che anzi risentono proprio delle sue 7 palle perse e di percentuali deficitarie al tiro (il 25% dall’arco, appena sopra il 43% dall’arco). Per gli ospiti ci sono anche 17 punti di Tobias Harris, per l’ennesima volta positivo a differenza del suo ex compagno a Detroit, Avery Bradley, autore di soli 4 punti con 2/6 al tiro, e 21 rimbalzi di DeAndre Jordan, in doppia doppia con 10 punti. Ora i Clippers sono attesi ad altre due trasferte (a Brooklyn prima e poi a Boston) prima della pausa per l’All-Star Weekend.