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NBA, i risultati della notte: fa tutto Westbrook, tripla doppia e buzzer beater

NBA

OKC spreca 23 punti di vantaggio e vince soltanto allo scadere contro Sacramento grazie ai tre punti realizzati sulla sirena da Russell Westbrook, in una partita chiusa dal numero 0 con la 18^ tripla doppia della sua regular season. Perdono anche Brooklyn e Orlando: la caccia a una scelta importante al prossimo Draft è già cominciata

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Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 107-110

IL TABELLINO

Doveva essere una passeggiata di salute (o poco più) e invece è servito il colpo di coda del campione per portare a casa un successo che da scontato stava per diventare una beffa. Russell Westbrook infatti guida i suoi in un primo quarto giocato sul velluto, chiuso sul 44-21 in favore di OKC che sembrava essere il preludio perfetto a una vittoria agevole. Sacramento però torna prepotentemente in gara, piazzando il 16-0 di parziale sul finire del terzo quarto e riportandosi definitivamente in corsa. I Thunder tirano con il 70% dal campo nel primo tempo (anche grazie a un Carmelo Anthony da 23 punti e sette triple, massimo in stagione, a cui si aggiungono i 27 di Paul George), ma sono costretti a sporcarsi le mani negli ultimi minuti. E dire che i Kings avevano fatto davvero di tutto per non vincerla, giunti sul 107-107 a un secondo dalla fine soltanto dopo aver cercato con Vince Carter il canestro da centrocampo (che a malapena ha scheggiato il ferro) e aver sbagliato un paio di tap-in da sotto. Alla fine però quel dannato bersaglio (per entrambe) è arrivato e il numero 0 è stato costretto a fare gli straordinari, mandando a segno la prima tripla della sua serata proprio nel momento più adatto. Westbrook chiude così con la 18^ tripla doppia della sua stagione (già a referto a metà terzo periodo), trovando per la seconda volta in carriera il fondo della retina mentre la luce rossa si accende sul tabellone (la prima volta, lo scorso 9 aprile nello storico successo contro Denver che gli regalò il record di triple doppie con sorpasso su Oscar Roberson). Le cifre esatte non sono rintracciabili online perché un problema tecnico al sistema di rilevazione delle statistiche in casa Kings ha mandato tutto in tilt. A fine gara infatti sono stati distribuiti dei fogli con i dati definitivi della sfida. Lo stesso Westbrook prima di rientrare negli spogliatoi ne ha afferrato uno, provando a decifrarlo: "Non uso più una roba del genere da non so quanto tempo, non riesco neanche a capire da che lato bisogna guardarlo", ha commentato sorridente. "Non capisco con che cifre ho terminato la partita". Neanche noi Russell, ma speriamo di scoprirlo presto (alla fine sono 17 punti, 15 rimbalzi e 11 assist, per la cronaca).

Orlando Magic-New York Knicks 113-120

IL TABELLINO

Ci voleva il miglior Trey Burke della stagione (26 punti in uscita dalla panchina), l’esordio con la maglia dei Knicks di Emmanuel Mudiay e soprattutto una bella trasferta a Orlando per interrompere la striscia di otto sconfitte consecutive. Sette anni dopo l’arrivo di Carmelo Anthony nella Grande Mela (una data impressa nella memoria di molti tifosi blu-arancio), i newyorchesi più che rimaneggiati si prendono il successo contro i Magic grazie ai 23 punti di Tim Hardaway Jr., alla doppia doppia da 12 punti e 12 rimbalzi di Enes Kanter, in una partita chiusa in crescendo e facendo gara di testa nel quarto e decisivo periodo. “Non darò di certo per scontata un’occasione del genere – racconta Mudiay, emozionato per un esordio così importate -. So di essere entrato nella lega come una scelta da lottery (la settima del 2015) e il fatto che adesso sia di nuovo il titolare non fa altro che riempirmi d’orgoglio. Ringrazio Dio e non sprecherò questa nuova opportunità”. L’idea perseguita da coach Hornacek nei prossimi due mesi sarà quella di puntare proprio sul gruppo di giovani in squadra, cercando di costruire un’ossatura per il futuro, riducendo al contempo il minutaggio dei vari Courtney Lee e Lance Thomas. E i Magic? Nonostante i 25 punti di Evan Fournier, Orlando incassa così la quarta sconfitta in fila e si avvicina agli Hawks ultimi a Est. Missione compiuta.

Charlotte Hornets-Brooklyn Nets 111-96

IL TABELLINO

Gli Hornets ripartono con un successo casalingo contro Brooklyn dopo la pausa e, nonostante non sia ancora concesso alla decima squadra in classifica di giocarsi l’accesso ai playoff, Charlotte vuole continuarci a provare. A guidare un quintetto tutto in doppia cifra ci pensa Kemba Walker con i suoi 31 punti (12/22 al tiro), in una partita chiusa con il 52.4% da tre punti e mai realmente in discussione. Dwight Howard però non è soddisfatto del tutto di come sono andate le cose. A lui il riposo non sembra essere bastato, come raccontato dalle sue parole al termine di una gara chiusa con 15 punti e ben 24 rimbalzi: “Le mie gambe e la mia testa non erano connesse del tutto. La prossima volta dovrò essere certo del fatto che siano allineate per lo stesso obiettivo in maniera tale da avere maggiore impatto sotto canestro”. Quello avuto contro i Nets per ora basta e avanza per garantire ai padroni di casa un finale di partita in crescendo, nonostante il numero 12 avesse ridotto la sua incidenza con il passare dei minuti. “Siamo andati in difficoltà sin dalla palla a due e quello ci ha permesso mai di essere a nostro agio nel match”, racconta coach Atkinson, che incassa assieme alla sua Brooklyn l’ottava sconfitta in fila. I Nets infatti non hanno ancora mai vinto nel mese di febbraio. E siamo già al 23, tocca sbrigarsi.