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NBA, infortunio al menisco per Butler: operazione al menisco ok, torna ad aprile?

NBA

I Minnesota Timberwolves hanno comunicato che Jimmy Butler si è sottoposto con successo ad un'operazione chirurgica per sistemare l'infortunio al menisco subito contro Houston. La speranza è quella di averlo in campo per i playoff.

Ancora non c’è una data fissata per il suo rientro, ma le cose sembrano essere andate meglio del previsto per Jimmy Butler. Dopo l’infortunio sul finire del terzo quarto della sfida persa contro Houston, la paura di dover salutare per tutto il resto della stagione il numero 23 era stato un pericolo reale. I primi esami effettuati a Minneapolis però hanno scongiurato il peggio: nessuna rottura, ma un problema al menisco destro che potrebbe richiedere dalle quattro alle sei settimane di recupero. In molti infatti sono ottimisti rispetto a un suo possibile ritorno sul parquet già prima dell’inizio dei playoff (Minnesota giocherà sei partite di regular season ad aprile); una post-season che a Minneapolis manca da 13 stagioni. Un problema che ha richiesto un'operazione chirurgica effettuata con successo nella mattinata di domenica a Minneapolis, come comunicato dalla franchigia. Butler era presente al Target Center e ha assistito al successo dei T’wolves contro Chicago; una vittoria che rilancia le ambizioni playoff di una squadra che non deve perdere slancio. "Abbiamo avuto anche dei problemi con il viaggio di ritorno da Houston e siamo arrivati soltanto a tarda notte in città. Per questo adesso è importante lasciare a Jimmy il tempo di parlare con i medici e decidere con calma quali passi compiere" aveva commentato coach Thibodeau. Nel frattempo sul parquet i suoi 22.2 punti, 5.4 rimbalzi e cinque assist di media avrebbero fatto comodo, ma nulla deve essere un appiglio o una scusa per rendere meno di quanto fatto nei primi due terzi di regular season: "Non è un’assenza che puoi pensare di rimpiazzare con un singolo – ha chiosato l’allenatore dei T’wolves -, ma tutta la squadra deve farsi carico di nuove responsabilità e occupare quello spazio rimasto vuoto. Dobbiamo dimostrare di avere la maturità per poter compensare la sua mancanza: capire cosa siamo e dove possiamo arrivare".

Taj Gibson lo conosce bene: "Tornerà più forte di prima"

Tutti nello spogliatoio a Minneapolis attendono il suo ritorno, ma Taj Gibson, compagno di squadra di Butler da diversi anni, sente di essere tra i più autorizzati a parlare: “Sono stato a lungo con lui nello stesso roster: la cosa positiva è che non si parla di rottura, ma resta un problema duro da affrontare in un momento del genere della stagione. Nessun infortunio è piacevole, ma i medici hanno dato rassicurazioni e forse potremo rivederlo sul parquet tra poche settimane”. A fare la differenza sarà il modo in cui il numero 23 affronterà le difficoltà: “Ha scherzato un sacco sul volo di ritorno dal Texas, non avresti mai pensato che si fosse infortunato poco prima. Anche oggi è arrivato all’arena continuando a ironizzare su quanto successo: questa è la predisposizione mentale migliore con cui affrontare un problema del genere. Le cose sarebbero potute andare molto peggio e questa è un’ulteriore spinta. Ti fa vedere le cose sotto una prospettiva migliore. Butler ha un carattere molto forte: diventa più duro quando è in difficoltà. Non appena sarà in condizione tornerà a giocare, ma da amico sono il primo a consigliargli di non affrettare i tempi”. Nel frattempo però bisogna puntare a mantenere il terzo posto a Ovest appena raggiunto. “Non è un’assenza che puoi pensare di rimpiazzare con un singolo – chiosa Thibodeau -, ma tutta la squadra deve farsi carico di nuove responsabilità e occupare quello spazio rimasto vuoto. Dobbiamo dimostrare di avere la maturità per poter compensare la sua mancanza: capire cosa siamo e dove possiamo arrivare”.