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NBA, risultati della notte: 12 in fila dei Rockets con 41 di Harden, New Orleans rimonta e passa a Milwaukee

NBA

Houston si conferma la miglior squadra NBA passando sul campo di Denver, New Orleans rimonta 17 punti all'intervallo e va a vincere al supplementare sul campo di Milwaukee grazie a un super Jrue Holiday. Gli Hornets hanno vita facile contro Detroit, toccando anche il +32 in una gara senza storia

Denver Nuggets-Houston Rockets 114-119

TABELLINO
“La partita si è decisa negli ultimi due minuti del primo quarto”, dice Michael Malone, coach di Denver. E forse ha ragione, perché nei 2:47 che portano al primo break della partita James Harden segna 14 dei suoi 17 punti della frazione (saranno 41 alla fine con 7 assist, la sua nona prestazione con almeno 40 punti in stagione), trascinando i Rockets sopra di 13. Il vantaggio degli ospiti sale anche fino a 18 nel corso della gara e gli uomini di Mike D’Antoni, giunti alla dodicesima vittoria in fila, sono bravi a resistere alla rimonta di Denver nel quarto periodo. I Nuggets, infatti, guidati dai 25 punti di Will Barton a da un Nikola Jokic vicinissimo alla sua quarta tripla doppia consecutiva (21 punti, 14 rimbalzi, 8 assist) hanno la chance di arrivare a -1 con una tripla di Gary Harris sul 110-106: il tiro però esce e la rimonta non si compie, interrompendo così a 4 la striscia vincente dei Nuggets. Dopo aver perso di 25 e 30 punti le precedenti due sfide contro Houston, Denver questa volta lotta fino all’ultimo e dà ai Rockets filo da torcere come nessuna delle altre avversarie nella striscia di 12 vittorie per Chris Paul e compagni (12.5 punti lo scarto medio rifilato alle precedenti 11 squadre battute). Pur senza Eric Gordon, la squadra texana colleziona la 21^ vittoria nelle ultime 25 gare, consolidando un record che li vede al primo posto nella lega, con una sconfitta in meno rispetto ai Golden State Warriors. 

Milwaukee Bucks-New Orleans Pelicans 121-123 OT

IL TABELLINO

In apertura di gara sembrano i Bucks quelli con le maggiori energie, chiudendo il primo quarto sul +11 grazie al quartetto formato da Antetokounmpo, Bledsoe, Henson e Parker, tutti a quota 7 a inizio gara. Il vantaggio dei Bucks arriva anche sul +16 nel corso del secondo quarto, ma è una tripla di Tony Snell a mandarli addirittura sul +17 all’intervallo di una gara fino a quel momento dominata. Nel secondo tempo New Orleans però gira un paio di viti nel terzo quarto e grazie a un parziale di 18-3 rientra in partita, chiudendo avanti di 2 con un terzo quarto da 38 a 19. Milwaukee ha bisogno di due triple in fila di Parker e Brown per ritrovare fiducia e ritmo in attacco, ma la gara scorre sul filo dell’equilibrio per tutto l’ultimo quarto. È Jrue Holiday (il migliore dei suoi con 36 punti) con due canestri in fila a cercare di scuoterla, ma Milwaukee pareggia a quota 122 a 50 secondi dalla fine. A poco meno di 15 secondi dalla fine Anthony Davis (27 punti e 13 rimbalzi) subisce fallo a rimbalzo d’attacco e dà un ultimo possesso ai suoi, ma Mirotic non manda a segno la tripla sporca che gli era finita tra le mani e perciò si va al supplementare. Nell’overtime i Pelicans pescano dei jolly inaspettati da Rajon Rondo, tra cui una tripla di tabellone per il +4 a 1:25 dalla fine. Una sorprendente stoppata di Mirotic su Middleton e un tap-out di Rondo per Anthony Davis (subito braccato) sembrano dare il vantaggio ai Pelicans, ma una rimessa buttata via lascia un’ultima chance ad Antetokounmpo: il suo tiro però finisce lungo e la susseguente conclusione vincente di Jason Terry arriva palesemente fuori tempo massimo. New Orleans sbanca Milwaukee e conquista la quinta vittoria consecutiva, tenendo duro nella tremenda lotta ai playoff della Western Conference.

Charlotte Hornets-Detroit Pistons 114-98

IL TABELLINO

Gli Charlotte Hornets mettono subito in chiaro di avere più energie cominciando con un primo quarto da 32-19, propiziato non solo dai 10 punti di Dwight Howard ma anche da 6 splendidi assist di un ispirato Nicolas Batum. Il vantaggio dei padroni di casa scollina anche sopra quota 30 (scarto più ampio della stagione degli Hornets) grazie al contributo della panchina guidata da Jeremy Lamb e Frank Kaminsky oltre che il rientro di Kemba Walker, chiudendo il primo tempo sul 70-46. Nel secondo tempo i Pistons riescono a rientrare fino al -17, ma è un fuoco di paglia: Charlotte riprende velocemente il controllo della gara tornando +20 e l’ultimo quarto si trasforma in un lunghissimo momento di garbage time: sono sette i giocatori in doppia cifra degli Hornets guidati dai 17+12 di Howard e i 17 di Walker, mentre a Detroit non servono i 20 di Blake Griffin o la doppia doppia da 14+14 di Andre Drummond per evitare una sconfitta pesante in ottica ottavo posto a Est, obiettivo che i Pistons sembrano aver un po’ mollato giudicando dall’atteggiamento incomprensibile tenuto in questa partita fin dall’inizio.