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Playoff NBA 2018, Toronto-Washington 130-119: DeRozan trascina Toronto in una partita da record

NBA

I Raptors segnano 130 punti (mai così tanti per i canadesi ai playoff), trentasette dei quali portano la firma di DeMar DeRozan: i canadesi battono senza problemi gli Wizards e ipotecano il passaggio del turno

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Toronto Raptors-Washington Wizards 130-119

I Raptors hanno più volte dimostrato di poter vincere grazie al contributo delle seconde linee, della panchina e più in generale di un supporting cast profondo e ben assortito. Questo però porta spesso a ridimensionare l’importanza e il peso degli All-Star in squadra; soprattutto di DeMar DeRozan, un lusso che i canadesi hanno potuto gestire e preservare a loro piacimento. Il numero 10 è il protagonista di gara-2 contro Washington, autore di 37 punti; massimo in carriera ai playoff eguagliato. “Non sono entrato in campo con l’idea di segnare così tanto, ma con quella di essere aggressivo”. DeRozan tira 14/23 dal campo ed è la punta di diamante di un attacco che riscrivere i record di franchigia nella post-season: i Raptors non avevano mai segnato 44 punti in un quarto, 76 in un tempo e 130 totali. Canestri decisivi sin dalla palla a due per piazzare il parziale nella frazione d’apertura: dopo meno di otto minuti il vantaggio dei canadesi è già oltre la doppia cifra, senza tornare mai in singola nei restanti 40. Toronto chiude con sei giocatori in doppia cifra e le doppie doppie di Jonas Valanciunas (19+14) e Kyle Lowry (13 con 12 assist, mai così tanti ai playoff nella sua carriera), favorita anche dalla connivente difesa degli Wizards che non sa che pesci prendere. Alla sirena finale i canadesi chiudono con quasi il 52% dal campo di squadra. Troppo per John Wall, unico a provare a dare la scossa tra i giocatori in quintetto. A Washington infatti negli ultimi due anni il problema è stato spesso che alle qualità indiscusse di un quintetto ben assortito, non seguisse poi la spinta della panchina che alle volte sprecava il margine accumulato, senza garantire un minimo di impatto. Per una volta i capitolini invece possono lamentarsi del contrario: Mike Scott (20 punti e massimo in carriera ai playoff), Kelly Oubre Jr., Ian Mahinmi e e Ty Lawson chiudono tutti in doppia cifra, segnando più delle riserve spesso decisive dei canadesi. A fare cilecca però sono stati i vari Marcin Gortat (0 punti e quattro errori al tiro), Makieff Morris e soprattutto Bradley Beal, che chiude con soli nove punti e 3/11 al tiro.

Un DeRozan formato MVP: 37 punti e 14/23 al tiro

Toronto si gode così per la prima volta nella sua storia il vantaggio di 2-0 in una serie playoff; la nona vittoria raccolta nelle 12 gare chiuse con 30 o più punti da DeRozan nella post-season: “DeMar ha giocato una partita fantastica – commenta coach Casey –, avevamo bisogno di ogni suo punto, ha letto in maniera perfetto tutto ciò che di volta in volta la difesa decideva di concedergli”. Una partita “da MVP” anche secondo il giudizio di Lowry, mentre John Wall ogni tanto ha provato invano a mettersi sulle sue tracce: “Quando al suo gioco riesce ad aggiungere anche continuità nel tiro da tre punti, diventa durissima stargli dietro e limitarlo”. Alla sirena finale sono ben 13 i giocatori utilizzati dai canadesi, che lasciano spazio sul parquet anche a Lorenzo Brown, ragazzo della G-League. Casey continua dunque a utilizzare in maniera maniacale le sue rotazioni, mantenendo un bel po’ di energie da parte. Serviranno, visto che questa squadra dà l’impressione di dover fare ancora molta strada.