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Playoff NBA, Boston promette riscossa in gara-4, ma Cleveland vuole il pareggio

NBA

Stanotte si torna in campo per gara-4: i Boston Celtics promettono di avere tutt'altra intensità rispetto a gara-3, mentre Cleveland vuole continuare a dare il giusto supporto a un LeBron James mai così coinvolto in difesa. Appuntamento alle 2:30 in diretta su Sky Sport 2 HD con commento in italiano

Gara-3 è andata esattamente al contrario rispetto a quanto i Boston Celtics si aspettavano, specialmente arrivando dalle prestazioni eccellenti delle prime due partite. Per questo le parole dei protagonisti alla vigilia di gara-4 non possono che essere di auto-critica, ma anche di voglia di rivalsa: “Sono assolutamente certo che i Celtics che abbiamo visto in gara-3 non si ripeteranno” ha dichiarato Marcus Morris. “Dopo aver visto i filmati, abbiamo notato quanti errori ci hanno portato alla condizione in cui siamo ora. Come ho detto sempre, bisogna controllare ciò che possiamo controllare, e in quella partita non l’abbiamo fatto”. Tra le cose che normalmente non si possono controllare ricade certamente LeBron James, ma anche sotto questo punto di vista Morris sa di dover fare meglio: “Personalmente penso di aver fatto un lavoro difensivo di m…a su LeBron” ha ammesso Morris, che prima di gara-1 si era auto-definito “il secondo miglior stopper di James dopo Kawhi Leonard” avendo un discreto successo nelle prime due partite della serie nel rallentare il Re. “Mentre lo marcavo era fin troppo a suo agio, mi sono fatto colpire sui blocchi troppo facilmente, lui ha creato spazio e io non sono stato disciplinato. Non possiamo permettercelo in una partita così importante e si è visto: personalmente devo fare molto meglio di così, perché è un grande giocatore”.

Un altro giocatore che deve alzare il suo livello è sicuramente Jaylen Brown, che ha fatto grande fatica sui due lati del campo in gara-3 complici anche i problemi di falli che hanno pesato su di lui  per tutta la serata. “Quella partita per me è benzina, perché è stata imbarazzante” ha ammesso il giovane numero 7 dei Celtics. “Userò il modo in cui sono sceso in campo e quanto poco sono stato aggressivo per giocare in tutt’altro modo in gara-4: non vedo l’ora di scendere in campo e combattere. Il 90% del gioco è mentale, perciò tutto quello che facciamo dipende dalla nostra mentalità. Non possiamo permetterci di deprimerci o pensare di essere fuori dalla serie perché abbiamo perso una partita. Questo è ciò che il mondo vuole che pensiamo, ma non dobbiamo ascoltare ciò che si dice e scendere in campo pronti a giocare”. Per coach Brad Stevens, invece, l’obiettivo è quello di dare ai suoi giocatori le giuste indicazioni senza sovraccaricarli o far pensare troppo loro a quanto successo in gara-3. “Noi allenatori continuiamo a guardare tutto ossessivamente, ma bisogna essere capaci a ridurre tutto al necessario. Questa squadra è orgogliosa, competitiva e resiliente: nessuno era felice quando siamo usciti dal campo e nessuno si è risvegliato di buon umore”. Un sentimento condiviso anche da Marcus Smart, uno dei peggiori in campo in gara-3: “Quella partita ci ha lasciato un sapore amaro in bocca: vogliamo la possibilità di redimerci”.

I Cavs non lasciano ma raddoppiano: "Sappiamo cosa serve per vincere"

Dall’altra parte della barricata, i Cleveland Cavs non vogliono sedersi sugli allori della vittoria in gara-3, anche perché perdere la partita di stanotte – diretta su Sky Sport 2 HD alle 2:30 – vorrebbe dire andare a Boston con la possibilità di essere eliminati. “Sappiamo quello che ci vuole, ci siamo già ritrovati in questa situazione” ha spiegato coach Tyronn Lue sulla condizione della sua squadra. “Abbiamo tanti veterani che sanno ciò che è necessario per vincere. Non possiamo essere soddisfatti con una sola vittoria perché, alla fine, è solamente una vittoria. Dobbiamo scendere in campo e duplicarla in gara-4”. In effetti sono quattro i giocatori che hanno fatto parte della squadra da titolo del 2016, e già nel primo turno di questi playoff i Cavs hanno dovuto rimontare gli Indiana Pacers partendo da uno svantaggio di 2-1. Questa volta però Cleveland non ha il fattore campo a suo favore, perciò per passare il turno sarà obbligatorio vincere almeno una volta in trasferta – una delle specialità di LeBron James, apparso decisamente più coinvolto e sotto controllo specialmente nella metà campo difensiva. “Quella di sabato è stata una delle migliori partite di LeBron che io abbia visto da diverso tempo a questa parte in termini di aiuti difensivi, chiusure sugli avversari e forzature nel mettere palla per terra” ha detto un soddisfatto coach Lue. “Con i suoi closeout ha fatto un grande lavoro nel fungere da esempio per i suoi compagni, e la cosa ha fatto la differenza per noi”.

Ad aiutare l’intensità difensiva dei Cavs è stato anche l’inserimento di Larry Nance Jr. nella second unit, rimanendo in campo per 21 minuti dopo che per 14 partite non è mai sceso in campo ai playoff. “La sua energia, il suo atletismo e la sua capacità di cambiare marcando più di un avversario sono ottime per noi” ha spiegato Tyronn Lue. “Quando taglia verso il canestro, è in grado di chiudere al ferro ma anche di attirare gli aiuti della difesa, lasciando spazio a Kyle Korver e J.R. Smith per colpire sul perimetro. La sua capacità atletica e la potenza con cui ha ‘rollato’ sono state fondamentali per noi”. Un altro piccolo pezzo da mettere al fianco di James, che avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile per mettere in difficoltà i Celtics: “Stiamo cominciando a capire che LeBron non deve prendersi 20 tiri e passa per battere una grande squadra di 30 lunghezze” ha spiegato Nance. “Anche gli altri sono ottimi giocatori di pallacanestro, ed è bello poterlo dimostrare”.