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Mercato NBA, Tim Duncan e Gregg Popovich a New York per convincere Leonard a restare agli Spurs

NBA

Gli Spurs tentano il tutto per tutto per provare a convincere il n°2 dei nero-argento: a New York per parlare con lui è arrivato anche l'ex leggenda di San Antonio, sperando di poter ricucire un rapporto a detta di molti ormai compromesso

A dieci giorni o poco più dall’inizio della free agency, a meno di una settimana dal Draft e dall’ingresso nella lega di tanti potenziali talenti, ci ha pensato Kawhi Leonard a prendersi i titoli e le copertine dei tanti siti e giornali NBA, travolti dall’indiscrezione riportata ormai due giorni fa: il n°2 degli Spurs non ha intenzione di rimanere a San Antonio, ma spera di poter andare via già durante questa off-season. L’elenco di alternative è lunghissimo (Lakers e Clippers sembrano essere le preferite, Boston la più convinta nel dargli la caccia) e le speculazioni andranno avanti ancora un bel po’ prima che si faccia chiarezza. Nel frattempo però gli Spurs non voglio certo restare a guardare, travolti da uno scandalo nuovo per proporzioni e dimensione rispetto a quanto erano stati abituati nelle ultime due decadi, in cui mai nulla (o quasi) era mai andato fuori posto. In questo momento di massima delicatezza dunque, i texani sono stati costretti a inseguire Leonard, muovendosi in fretta e furia verso New York, dove il giocatore degli Spurs era stato avvistato durante la settimana (indossando delle rivedibili ciabatte con calze mentre attraversa la strada). Nella Grande Mela nelle ultime ore è sbarcato anche coach Popovich, che fino a 48 ore fa era stato indicato come l’uomo in grado di convincere Leonard a fare marcia indietro, a ricucire uno strappo che invece adesso sembra insanabile. Per riuscire in questa impresa diventata ormai sempre più difficile, gli Spurs sembrano avere assoldato anche un inviato speciale: Tim Duncan, volato anche lui in via privata verso New York nei giorni scorsi, quasi a restare in attesa di un suo possibile coinvolgimento. La figura che potrebbe fare da collante tra le parti, l’ex chioccia degli Spurs che aveva lasciato nelle mani di Leonard un’eredità che il suo ex compagno non sembra più essere intenzionato a portare avanti. La questione infortunio e la gestione del recupero restano delle questioni enormi irrisolte, che Duncan proverà a nascondere sotto il tappetto assieme a un bel po’ di polvere.