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Mercato NBA, "LeBron ai Los Angeles Lakers": i bookmakers non hanno dubbi

NBA

Stando alle quote proposte agli scommettitori, non ci sono molti dubbi su quello che sarà il futuro del n°23 dei Cavaliers. La scelta definitiva però, la conosce (per ora) soltanto lui

Tutti si domandano dove andrà a giocare LeBron James dal prossimo ottobre, in maniera interessata soprattutto chi in base alla scelta fatta dal n°23 dei Cavs rischia di perdere un bel po’ di soldi. I bookmakers, quelli che propongono le quote agli scommettitori e cercano più di chiunque altro di “sapere prima” le cose, sembrano indicare in maniera chiara che la priorità di James sono i Los Angeles Lakers. Se dipendesse dalle indicazioni che arrivano da loro, non sembrano esserci grossi dubbi. Ancora non è tempo di esultare per i tifosi giallo-viola, ma le possibilità che LeBron si trasferisca in California stanno diventando via via sempre più numerose. Quanto? Basta quantificarlo attraverso le cifre garantite da una scommessa, ad esempio: puntare dieci euro sul passaggio di James ai Lakers ne porta in dote 13, con un guadagno netto di tre euro. Quota “1.30”, per dirla con il linguaggio di chi ha dimestichezza con questo genere di cose. Di gran lunga la quota più bassa tra quelle proposte, molto meno conveniente (almeno per chi vuole incassare tanto) rispetto alla possibilità di restare ai Cavaliers. Scommettere dieci euro sulla permanenza in Ohio infatti ne fa vincere addirittura 42.5, quadruplicando l’importo. In ordine di grandezza dunque, una chiara indicazione su come la tendenza sembra essere quella che avvicina LeBron sempre più ai giallo-viola. E le altre? I Rockets pagano ben 85 euro, i Sixers 110 e i Celtics 190. E poi via via sempre più in alto tutte le altre, e dunque meno probabili. Una scelta con la quale gli scommettitori si confrontano spesso: rischiare l'improbabile per monetizzare di più, oppure andare sul sicuro mettendo in tasca però molti meno quattrini? In questo caso però la discriminante resta comunque la volontà di James, che né i bookmakers, né i giornalisti sembrano ancora conoscere.