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Danilo Gallinari dona un playground alla città di Milano: "LeBron? Magari fosse rimasto a Est..."

NBA

Il n°8 dei Clippers ha deciso di aiutare la città alla quale è particolarmente legato, consegnando all'interno dell'iniziativa "We playground Together" la prima delle tre strutture pubbliche che saranno riqualificate grazie a una sua donazione: "Un posto dedicato soprattutto ai bambini"

SHOW IN PIAZZA DUOMO CON LA NBA FAN ZONE

Il legame tra Danilo Gallinari e la città di Milano è sempre stata una delle costanti della carriera del campione azzurro; affetto sempre dimostrato (non solo a parole) da quando ha iniziato a calcare i campi di mezzo mondo. I frequenti ritorni nel capoluogo lombardo (NBA permettendo), in cui spesso e volentieri è spuntato in strada per confrontarsi al campetto sotto casa con gli amici di una vita. Il tutto unito alla continua partecipazione alle manifestazioni cestistiche e non per rilanciare e sponsorizzare il basket in città. Un lungo percorso culminato con un gesto unico nel suo genere: Gallinari infatti è il primo giocatore a regalare alla città un campetto di basket nuovo di zecca, risistemato e riconsegnato oggi alla comunità. I lavori, che hanno previsto il rifacimento della cementificazione di tutto il campo, la sostituzione dei due canestri e delle protezioni, oltre che delle panchine e dei cestini attorno al rettangolo di gioco, sono andati avanti per oltre un mese, permettendo così ai giovani di Largo Marinai d’Italia di godersi un vero e proprio gioiello. L'iniziativa, intitolata "We playground Together", prevede nei prossimi due anni la sistemazione di altrettanti campetti, sempre in zone periferiche e meno servite della città: “Ci stiamo lavorando da un po’, adesso finalmente siamo riusciti a fare qualcosa di concreto. Mi auguro che sia soltanto il primo gesto e che ce ne siano altri”. Milano in fondo, almeno a livello numerico, ha più playground di New York: “Ci sono talmente tanti campetti che non sfruttarli è un peccato. Ne faremo tre diversi, con l’obiettivo di lanciare un messaggio ai bimbi: dopo lo studio è bello giocare a pallacanestro, trovarsi e divertirsi con gli amici attorno a un canestro”.

A breve il via della stagione: “La speranza dei Clippers è restare sani tutta la stagione”

Volato da Los Angeles nella notte pur di esserci, è impossibile non parlare di Clippers a un mese dall’inizio della regular season: “Siamo una squadra forte, sarà fondamentale che tutti stiano bene e che le cose non vadano come lo scorso anno. Il nostro obiettivo è poter stare assieme e fare una stagione con un roster sano. Senza infortuni potremo divertirci e stupire perché a Ovest c’è molta competizione”. Tante squadre forti e soprattutto LeBron James, l’ultimo arrivato lungo la costa pacifica: “Era meglio stesse a Est – scherza il n°8 dei Clippers - è voluto venir da noi. Adesso anche i Lakers diventano una contender, ma per noi deve essere uno stimolo”. Dopo una stagione piena di infortuni però, l’obiettivo primario è quello di recuperare forma e continuità: “Nella testa ho la voglia di vincere e di portare i Clippers il più in alto possibile, ci penso tutti i giorni. Soprattutto in queste settimane di lavoro in palestra. Speriamo di poter lavorare bene sin dal primo giorno di training camp". La parentesi italiana quindi durerà poche ore, senza prevedere nessuna partecipazione al ritiro della Nazionale. Un tasto dolente, ma non una storia conclusa: “Mai stato chiuso il capitolo Nazionale, è una mia priorità. Speriamo di vincere queste due partite fondamentali”.