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“L’Alchimista” nelle mani di Kobe e LeBron: il libro di Coelho spopola nella NBA

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È uscito 30 anni fa, eppure sembra non essere mai passato di moda. Non nella NBA, almeno: tra le letture preferite di Kobe Bryant e visto anche in mano a LeBron James durante le ultime finali di conference. E anche il nuovo gm dei Lakers Rob Pelinka lo cita per spiegare il mercato gialloviola…

Sono passati 30 anni, era il 1988, quando un autore brasiliano di nome Paulo Coelho faceva uscire sul mercato quello che sarebbe diventato il suo libro più famoso: “O Alquimista” – “L’Alchimista” nella sua edizione italiana – un best seller che avrebbe finito per vendere più di 150 milioni di copie in tutto il mondo, tradotto in oltre 70 lingue diverse. Un successo strepitoso, che declinando temi sempre affascinanti come quelli del viaggio e del sogno, è diventata l’opera simbolo per raccontare un certo tipo di ricerca interiore, quella che il protagonista – il giovane pastore Santiago – affronta nelle pagine del libro. Curioso come, trascorsi tre decenni, il romanzo di Coelho – e l’influenza stessa dell’autore – continua a farsi sentire in maniera molto forte. Anche sui parquet NBA. Proprio recentemente lo scrittore brasiliano ha confessato come Kobe Bryant lo abbia contattato più o meno tre mesi fa proponendogli di scrivere un libro assieme, a quattro mani (proprio quel Bryant che già in passato aveva definito “L’Alchimista” la sua lettura preferita di sempre): “Abbiamo finito per parlare un po’, chiacchierare su vari argomenti, ma visto che sia lui che io eravamo in un periodo molto intenso, con tantissimo lavoro da fare, del progetto non se n’è fatto più nulla”. In compenso Kobe Bryant ha suggerito il libro al nuovo general manager dei Lakers, il suo ex agente Rob Pelinka. È risultato evidente quando Pelinka ha scelto di aprire la conferenza stampa con cui ha voluto spiegare l’estate sul mercato dei gialloviola – da LeBron James a Rajon Rondo – libro alla mano, leggendo testualmente un passaggio de “L’Alchimista”: “Ma il giovane ragazzo era capace di capire una cosa: prendere una decisione era solo il principio di mille cose. Quando si prendeva una decisione, in realtà si cominciava a scivolare in una forte corrente che ti portava verso un luogo mai neppure sognato al momento di decidere”, per poi interpretarla in chiave Lakers: “Quest’estate sono state prese molte decisioni: la nostra speranza è che questi possano portare – per i nostri tifosi, per la squadra, per Jeanie [Buss], per la sua famiglia, per Earvin [Magic Johnson], per me, per Luke Walton e per tutti i nostri giocatori – a risultati che siano più grandi di quelli neppure sognati o immaginati”.

“L’Alchimista” nelle mani di LeBron James

Il Pelinka filosofo ripone ovviamente la maggior parte di queste sue speranze sulle spalle del suo colpo da novanta sul mercato estivo, LeBron James. E anche l’ex superstar di Cleveland va contata tra i fan del best seller di Coelho, tanto che durante lo shootaround mattutino dei suoi Cavs durante le ultime finali di conference a Est, è stato visto comodamente seduto in prima fila al TD Garden di Boston cercare la giusta concentrazione leggendo alcune pagine proprio de “L’Alchimista”. “Ho visto queste immagini, la sua e quella di Pelinka, e mi sono emozionato molto – ha fatto sapere il 71enne autore brasiliano – perché il messaggio che passa attraverso le pagine de ‘L’Alchimista’ è lo stesso che vale anche per il mondo sportivo: l’importanza di dedicarsi a un obiettivo, allenarsi e lottare per ottenerlo. Il libro è una sorta di favola che però è anche metafora di questo processo. Mi emoziona sempre sapere che ancora a trent’anni dall’uscita il libro abbia così tanto seguito”. Soprattutto, verrebbe da dire, tra lettori eccellenti.