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NBA, LeBron James e il primo allenamento ai Lakers: “Ho imparato a essere paziente”

NBA

Vita nuova per il n°23 dei giallo-viola, al primo confronto sul parquet con i suoi nuovi compagni: "Non sono dei bambini, ma dei giovani uomini: devo capire come posso essere d'aiuto". E a chi gli chiede come conquistare i fan: "Davvero devo fare qualcosa? Ho firmato per 4 anni..."

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“1,2,3: together”. Si conclude con un urlo di gruppo il primo allenamento losangelino di LeBron James, atteso sul parquet a El Segundo come se ci fosse all’orizzonte una partita di playoff e non l'inizio della pre-season. La folla di cronisti assiepata a bordocampo, la curiosità di molti reporter (non fosse altro per scattare qualche foto e vederlo in azione in un contesto completamente diverso) hanno reso in parte surreale l'atmosfera in palestra: “Ha fatto tutto Luke Walton oggi: lui e il coaching staff ci hanno sottoposto a un fantastico allenamento”. Sono lontani i tempi in cui era solo la voce di James a risuonare in palestra durante i primi incontri con la squadra, quando il coach veniva messo in un angolo dalla straripante personalità del n°23. “Devo far capire a questo roster qual è l’approccio che mi porto da casa: quando hai tre bambini, c’è bisogno di essere pazienti. Non voglio definire così questo gruppo, loro sono dei giovani uomini – alcuni già con una famiglia alle spalle. E ogni giorno sarà l’occasione buona per valutarli e capire in che modo posso essere di supporto”. Nel frattempo sul parquet il n°23 giallo-viola è stato costretto a “incassare” la prima sconfitta: la sua squadra – composta da Ingram, Stephenson e Kuzma – ha perso nella gara di tiro da tre punti contro il team di JaVale McGee (1/15 in carriera in NBA dall’arco, ma particolarmente ispirato al primo allenamento), aiutato da Rondo, Caldwell-Pope e Beasley. Al momento soltanto un'accozzaglia di nomi che nel minor tempo possibile spera di diventare squadra per davvero. Un gruppo con il quale sperare di conquistare il cuore dei tifosi, anche se questo non sembra essere un dettaglio che preoccupa particolarmente James. Quando una reporter gli ha chiesto: “Come credi di conquistare il rispetto e la lealtà della fan base giallo-viola?”, LeBron si è soffermato a guardarla domandandosi quale fosse il senso della frase. Poi, recuperata lucidità, ha glissato sottolineando: “Chi, io? Ho firmato un contratto di 4 anni, cosa vogliono che io faccia di più?”.