Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Jimmy Butler-Minnesota Timberwolves, altro colpo di scena: sarà in campo all’esordio?

NBA

Il secondo allenamento del n°23 è andato decisamente meglio del primo, tanto che in molti in casa T'Wolves prevedono il ritorno di Butler sul parquet già dalla sfida contro San Antonio: "So che i tifosi dei T'Wolves mi fischieranno, ma non cambierò il mio approccio per questo"

BUTLER-MIAMI, LO SCOGLIO E' ADEBAYO

TOWNS: "POSSIAMO PERDERE, MA NON FARCI METTERE IN IMBARAZZO"

BUTLER ESPLODE IN ALLENAMENTO E ATTACCA TUTTI

Dopo lo show di quattro giorni fa, per una volta l’allenamento dei T’Wolves non ha generato ulteriori tensioni in un gruppo già alle corde prima di iniziare la stagione. C’era di nuovo Butler in palestra, in modalità più conciliante rispetto ai giorni scorsi (difficile fare peggio) tanto che, come raccontato da coach Thibodeau ai cronisti, in tanti hanno fiducia nel fatto che l’ex giocatore dei Bulls possa essere in campo già nella prima gara di regular season contro gli Spurs. Il n°23 non è sceso sul parquet nell’ultima sfida di preseason soltanto perché stava recuperando la forma migliore, come sottolineato dal diretto interessato: “La squadra mi chiede di essere a disposizione e giocare nel modo migliore possibile. Il mio obiettivo è quello di essere certo che abbia recuperato dall’infortunio per poi competere al massimo livello, perché è quello che amo fare, condividendo lo sforzo con le persone che indossano la mia stessa maglia”. Sono parole di un Butler molto più pacato, ben lontane dall’intransigenza che lo ha portato a questa rottura prolungata con la squadra. Un giocatore sempre più rientrato nei ranghi: “Posso scendere in campo e giocare, tutto sta nel farlo con la massima intensità e sforzo. Penso di potercela fare. Nel caso in cui la stanchezza prenda il sopravvento, guarderò verso il coach e gli dirò ‘Thibs, ho bisogno di una pausa’”. Obiettivo raggiunto dunque da parte di Thibodeau, secondo molti il sabotatore di buona parte delle trattative intavolate dai Minnesota per forzare la mano e trattatene Butler. “Al momento tutto è fluido, ma continueremo a lavorare in base a quello che ci riserverà il futuro”. Di sicuro Minnesota dovrà poi tornare in campo al Target Center da venerdì prossimo e giocare davanti al pubblico di casa, che avrà sicuramente qualcosa da ridire nei confronti di Butler: “Di sicuro mi fischieranno, ma questo non cambierà il mio modo di giocare e affrontare la sfida. Probabilmente mi porteranno a sorridere ancora di più. Quindi per favore, contestatemi”.

Anche Taylor in palestra: incontro con Butler prima dell’allenamento

Un allenamento a cui non poteva mancato neanche il proprietario Glen Taylor, partito presto di domenica mattina in macchina e disposto a fare 90 minuti di strada pur di esserci (non una consuetudine). Dopo aver letto i report e i racconti di quanto accaduto quattro giorni prima, Taylor non voleva perdere occasione di osservare con i suoi occhi la situazione, provando ad riaprire un dialogo interrotto ormai da settimane. Un viaggio che ha dunque preceduto un lungo faccia a faccia con Butler, dal quale sembra essere uscito un accordo di buonsenso per entrambe le parti: “io continuo a lavorare per trovare una trade conveniente, ma tu nel frattempo scendi in campo, giochi duro e rispetti i tuoi compagni di squadra”, la sostanza del discorso. Taylor si è poi fermato a rassicurare lo spogliatoio, oltre che a scherzare e ridere con Thibodeau e il GM Layden, evitando poi abilmente i microfoni dei cronisti. Un modo di stigmatizzare l’atteggiamento del n°23, che tuttavia non fa passi indietro (almeno a parole): “Non mi pento di nulla. Di niente, zero. Ho messo in questo allenamento esattamente la stessa energia di quello di qualche giorno fa, ma evidentemente non ve l’hanno detto – risponde piccato – le “league sources” non hanno raccontato nulla questa volta”.

Wiggins lo perdona: “Jimmy è uno di quelli che vuoi sempre in squadra”

Nonostante tutto il casino (e i capricci), Butler ha spiegato che le sue lamentele non erano indirizzate nei loro confronti, ma riferite alla dirigenza dei T’Wolves: “Non è una questione personale, il mio è un messaggio lanciato nei confronti di tutti, non contro questo o quello. Soprattutto nei confronti dei miei ragazzi: sono sicuro di poterlo ricordare a tutti ogni singolo giorno. Sto studiando i filmati delle partite perché voglio aiutare tutti a crescere. Il mio unico obiettivo è quello di vincere delle gare”. Parole condivise anche da Andrew Wiggins, uno dei principali giocatori a essere finiti nell’occhio del ciclone in questa lunghissima diatriba: “Tutto quello che so è che quando si inizia a fare sul serio in campo, Jimmy è uno di quelli che vorresti sempre avere al tuo fianco. Le persone possono dire tutto ciò che vogliono, ma alla fine lui è un vincente. Non conta il resto, lui adesso è qui con noi ed è pronto a dare tutto fino a quando dividerà il parquet con noi”.  Magari già tra due giorni contro gli Spurs: i T’Wolves e Thibodeau non aspettano altro che di vederlo nuovamente all’opera.