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Mercato NBA, Myles Turner e Larry Nance Jr. estendono il contratto con Indiana e Cleveland

NBA

I due lunghi della classe 2015 hanno esteso il loro contratto per rimanere con Pacers e Cavaliers: il primo guadagnerà 72 milioni di dollari nei prossimi quattro anni (80 raggiungendo dei bonus), il secondo 44.8 sempre nel prossimo quadriennio

La vigilia della stagione è tradizionalmente l’ultimo momento possibile per trovare degli accordi sulle estensioni di contratto, in particolare quelle dei giocatori in uscita dal contratto da rookie. Quest’anno è stato il turno della classe 2015: dopo le firme già messe nere su bianco dai vari Karl-Anthony Towns (158 milioni in cinque anni, fino a possibili 189), Devin Booker (158 milioni in cinque anni), Raul Neto e Dante Exum con gli Utah Jazz (33 milioni in 3 anni) e Justise Winslow (39 milioni in tre anni), nella notte se ne sono aggiunte altre due. Secondo quanto scritto da The Athletic e ESPN, il lungo Myles Turner ha infatti esteso il suo accordo con gli Indiana Pacers per altri quattro anni a 72 milioni di dollari, con la possibilità di raggiungere quota 80 in base a bonus e incentivi. “Voglio ringraziare la famiglia Simon e i Pacers per avermi dato questa opportunità” ha dichiarato nel comunicato stampa della firma. “Non vedo l’ora di scoprire cosa ci attende il futuro”. L’altra firma della notte è quella tra Larry Nance Jr. e i Cleveland Cavaliers: il lungo, arrivato lo scorso anno a stagione in corso dai Los Angeles Lakers, ha firmato un quadriennale da 44.8 milioni di dollari con la franchigia dell’Ohio, stato in cui è nato e cresciuto. “Continuare a giocare per la franchigia con cui sono cresciuto e nella quale ho visto mio padre avere successo è davvero una benedizione” le parole del numero 22, che ha cambiato numero di maglia proprio in onore del padre Larry Nance.

Cosa succede agli altri della classe 2015

Firmando l’estensione adesso i giocatori si sono assicurati il loro futuro nella NBA, evitando di diventare free agent a fine stagione. Destino che attende invece tutti quelli che non hanno trovato un accordo con le proprie franchigie, a partire da All-Star come Kristaps Porzingis (su cui pesano le condizioni del suo ginocchio, infortunato gravemente lo scorso anno) ma anche D’Angelo Russell, Willie Cauley-Stein, Terry Rozier e Delon Wright, giusto per limitarci a quelli che sono riusciti a costruirsi il loro spazio nella lega. Per loro si aprono le porte della restricted free agency: potranno firmare accordi con altre squadre, ma le loro squadre di appartenenza potranno trattenerli pareggiando qualsiasi offerta.