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NBA, il minuto di follia di Josh Richardson: lancia la scarpa contro il suo pubblico e viene espulso

NBA

Il giocatore degli Heat perde la testa dopo una schiacciata sbagliata e un mancato fischio, attaccando gli arbitri e lanciando poi una scarpa verso gli spalti. Un gesto che gli è costato l'espulsione e che potrebbe portare una multa e una squalifica

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Davanti allo strapotere degli avversari e al dominio dell’ex più rimpianto, ci vuole davvero poco per perdere le staffe, la testa e magari anche una scarpa. È quello che è successo a Josh Richardson che ha scagliato più volte (ben tre, l’ultima con particolare irruenza) la sua sneaker verso gli spalti, arrabbiato per la decisione degli arbitri di non sanzionare un fallo a suo favore. “Non voglio parlarne, è stata una serie sfortunata di eventi – racconta il diretto interessato - Uno dopo l’altro mi hanno fatto perdere la testa. Non mi va di pensarci, è stato un momento di particolare frustrazione. Devo andare avanti e so che non deve più accadere”. I fatti: metà quarto periodo, Lakers in controllo della partita. Richardson parte verso il canestro avversario, prova a schiacciare, ma il suo tentativo non riesce a causa della presenza di Josh Hart. Fallo secondo il giocatore degli Heat, difesa regolare per gli arbitri. Richardson, ricadendo a terra, si lamenta con i direttori di gara mentre la sua scarpa rotola via: il n°0 degli Heat la mostra a Kevin Scott, come dimostrazione del contatto subito. Nessuno però sembra farci caso e alla ripresa del gioco la sua rabbia aumenta: Richardson commette così il quinto fallo della sua gara, lanciando la scarpa verso il tavolo degli assistenti a bordocampo. Spoelstra capisce che la situazione sta sfuggendo di mano e preferisce richiamarlo in panchina: Richardson però a quel punto ha perso totalmente la testa e scaglia via lontano la sua scarpa verso il pubblico. Un gesto violento che gli porta in rapida successione prima il tecnico e poi l’espulsione, la prima per il giocatore al suo quarto anno in NBA.

Le parole di Spoelstra: “Gesto inaccettabile”

“Questa è la dimostrazione di come l’eccesso di competitività può venire fuori – racconta Spoelstra nel post-partita - Ho visto quanto successo in campo e sono d’accordo con Josh, ovviamente ritenendo che lanciare una scarpa sugli spalti sia un gesto inaccettabile. Ma lui è andato a canestro per schiacciare, ha subito il contatto e perso addirittura una scarpa per strada… dalla visuale in panchina sembrava proprio che il fallo ci fosse stato”. Qualche istante dopo l’episodio infatti, lo stesso allenatore degli Heat ha ricevuto un tecnico per le proteste, in un momento delicato della partita in cui Lakers erano avanti di 13 punti. Con quella sequenza di liberi e senza Richardson negli ultimi sei minuti di partita (17 punti e sei rimbalzi per lui), per Miami è diventato impossibile pensare di recuperare. “Quel mancato fischio è la principale ragione che ha fatto venire fuori tutta questa rabbia, quella frustrazione. Ha spinto fuori delle emozioni negative dovute al fatto che stessimo giocando davanti al nostro pubblico e non nel modo che volevamo. Detto questo, ripeto, il gesto fatto da Richardson mentre si stava dirigendo in panchina è inaccettabile”.