Il n°5 dei Cavaliers ha detto in un'intervista che l'obiettivo non dichiarato della squadra è quello di perdere e puntare al Draft del prossimo giugno. Illazioni che hanno portato alla rottura definitiva con Cleveland, che già da tempo pensava di metterlo ai margini
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Ogni tanto il giornalismo può ancora cambiare le cose, avere degli effetti concreti sul mondo che racconta. Un’intervista fatta bene può rivoluzionare il corso di una stagione o almeno la prosecuzione della carriera di un singolo giocatore. Come accaduto a JR Smith che nelle scorse ore ha scelto di parlare con Jason Lloyd, giornalista di The Athletic, e di raccontare il suo punto di vista sulla disastrosa stagione dei Cavaliers: “Penso che l’obiettivo sia quello di ricostruire, di perdere e di cercare delle scelte al Draft. Credo che sia sempre stato questo il piano della franchigia”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso insomma, il casus belli che a Cleveland aspettavano per metterlo alla porta. Una separazione per quanto possibile consensuale e “amichevole” (almeno per come ci viene raccontata da protagonisti e insider), dettata dal fatto che i Cavaliers hanno deciso di andare in una direzione diversa rispetto a quella che Smith avrebbe auspicato. “Non sono interessato a restare se l’obiettivo non è quello di vincere”, commentava già prima della scissione. Dal comunicato ufficiale rilasciato da Cleveland si legge che la franchigia “augura a JR e alla sua famiglia il meglio e gli sarà per sempre riconoscente per il suo contributo dato alla comunità dell’Ohio, alla squadra, oltre che per il suo ruolo nel gruppo che ha vinto il titolo NBA nel 2016”. In sostanza Smith verrà pagato 14.7 milioni di dollari per stare lontano dalla squadra, come già più volte si era ipotizzato in questo complicato primo mese di regular season senza LeBron James. Nel frattempo si sta lavorando alla ricerca di una possibile trade, senza per ora intavolare una trattativa che porti al buyout (e quindi al taglio) del giocatore. La prossima stagione il contratto di Smith è da 15.6 milioni, di cui soltanto 3.8 garantiti – una possibilità che lo rende un asset molto attraente per quelle squadre che vogliono liberare spazio salariale la prossima estate. Bisognerà capire se questo basterà per garantirgli sin da subito un posto in un altro roster.
