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NBA, Wade-LeBron, che emozioni: sfida fino all'ultimo possesso

NBA

Finiti uno contro l'altro nell'ultimo e decisivo possesso della partita, i due amici si sono ritrovati abbracciati e sorridente a bordocampo dopo aver dato tutto sul parquet: la sintesi migliore di una sfida e di un legame elettrizzante tra due campioni senza tempo

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Avessero scritto una sceneggiatura a Hollywood per chiudere in bellezza le sfide tra James e Wade, difficilmente avrebbero trovato una formula migliore. I Lakers che faticano in casa contro gli Heat, Miami che si dimostra più agguerrita del solito e una partita che inevitabilmente si decide all’ultimo possesso. James si carica tutti sulle spalle, andando a prendersi due tiri liberi (tutt’altro che scontati da realizzare, viste le sue percentuali) che valgono il +3 per i padroni di casa, ma Miami ha tutto il tempo di disegnare l’ultimo attacco. Coach Spoelstra prima decide di provare a prendersi due punti veloci (mancano 20 secondi alla sirena), ma una volta respinto il tentativo dalla difesa giallo-viola, tocca a Wade provare a segnare la tripla del pareggio. Palla a lui e LeBron non può esimersi dall’andarsi a prendere il suo compagno/amico/avversario di una vita in uno contro uno: la difesa di James è eccellente, il n°3 degli Heat è costretto a forzare un tiro che scheggia il ferro e finisce dopo l'errore di McGruder nuovamente nelle mani di LeBron (che con quello sale a nove rimbalzi in una partita da quasi tripla doppia con 28 punti e 12 assist). A quel punto Wade gli salta addosso, mentre James lancia il pallone in aria per far scorrere gli ultimi decimi di secondo. Si ritrovano così, abbracciati e finiti fuori dal parquet, mentre il tabellone si illumina di rosso e sancisce la fine di una partita che resterà nella memoria di molti. Si stringono, ridono e poi da attori consumati si fermano giusto quei pochi secondi che permettono al capannello di fotografi di circondarli e immortalare il momento. Prima il cinque, poi l’abbraccio e la chiacchierata con il fiato in parte mozzato dall’affanno di un finale tirato. Lo scambio di maglia mentre i cronisti vanno a caccia delle prime dichiarazioni. Era il modo migliore per salutarsi, dopo che nei 30 precedenti il conto totale diceva 15 vittorie a testa. Serviva la 31esima, serviva un possesso uno contro uno. L’ultimo di questa meravigliosa storia.

Il video tributo durante il primo timeout

Una serata piena zeppa di emozioni, visto che alla prima pausa i losangelini hanno proiettano sul maxi-schermo dello Staples Center un video tributo molto emozionante. I Lakers non si sono mai ritrovati a sfidare direttamente le edizioni vincenti dei Miami Heat di Wade, visto che le fortune della sua prima squadra le fece proprio Shaquille O’Neal, che con il suo passaggio in Florida spostò gli equilibri in favore della squadra del n°3. Per quello riservare tanti onori a Wade è un chiaro segnale di come i giallo-viola pensino alla loro stella, visto che molte immagini di quel video rimandano inevitabilmente ai tantissimi momenti emblematici vissuti sul parquet da LeBron e Wade. È James che dice addio a un amico, prima ancora dei Lakers che salutano un grande campione NBA. Quel “Thank you Dwyane” finale sembra pronunciato dal n°23 dei Lakers, diventato già così determinante nelle scelte fatte anche alle pendici della collina di Hollywood - non soltanto sul parquet. “È stato molto divertente, una grandissima atmosfera qui a Los Angeles. Ci fosse la possibilità di giocare partite del genere ogni notte, continuerei ancora a lungo prima di ritirarmi”, sottolinea Wade durante l’intervista a bordocampo. “Non mi sarei fatto scappare mai e poi mai l’opportunità di marcarlo nell’ultimo possesso, sapevo che non mi sarebbe più ricapitato. Nell’ultima azione ho provato uno dei miei movimenti, ma lui li conosce molto bene. Siamo due che amano la competizione, che si vogliono bene e che dopo 16 anni riescono ancora ad avere un grande impatto in campo e fuori. Quando era in lunetta per tirare gli ultimi liberi gli ho chiesto di sbagliarne almeno uno, così io con la tripla nell’ultimo possesso avrei potuto realizzare un game-winner. Niente, non l’ho convinto e ha fatto 2/2”. Una riconoscenza manifestata anche da James: "Uno dei migliori giocatori della storia, mi mancherai Flash".