Continua la scalata dell'allenatore degli Spurs ai record storici raccolti nei decenni passati da coach entrati nella leggenda del Gioco: alla 23esima stagione consecutiva alla guida di San Antonio, Popovich non ha ancora smesso di conquistare successi
Se provassero a creare in laboratorio una figura più allergica e distante dalla celebrazione di traguardi e successi personali, difficilmente si potrebbe riuscire a generare qualcuno più adatto di Gregg Popovich, sgattaiolato via non appena il gruppo di cronisti presente a San Antonio ha provato a sottolineare il valore della comoda vittoria contro Phoenix. “Coach, per lei è un successo speciale, visto che nella classifica dei migliori allenatori di tutti i tempi…”. “Buona serata a tutti”, ha chiosato prima ancora che finissero di rivolgergli la domanda, scappando via dalla calca e dalla ressa. È fatto così, impenetrabile anche dopo 1211 vittorie in carriera su una panchina NBA (tutte sulla stessa, già record aggiornato ogni volta che gli Spurs portano a casa un successo), quelle che gli permettono di scavalcare una leggenda come Pat Riley e di diventare il quarto per numero totale di vittorie della storia della Lega. Un’affermazione che vale molto di più per San Antonio: terzo successo in fila (striscia messa insieme a 40 giorni di distanza dall’ultima volta, una rarità in questa regular season), record riportato al 50% (14-14) e squadra ripresa per i capelli dopo una sbandata che poteva far pensare a un lento e inesorabile declino. A salvare capra e cavoli ci ha pensato tra gli altri anche Bryn Forber, autore di 24 punti e 11 rimbalzi: “Siamo fortunati a poter imparare da uno dei più grandi allenatori di sempre, forse il migliore. Essere anche soltanto una piccolissima parte di tutto questo è un onore”. Popovich è il coach che siede da più tempo su una panchina di una squadra dei quattro maggiori campionati sportivi americani (questa è la 23esima stagione consecutiva), mantenendo la seconda miglior percentuale di successi di tutti i tempi (68.9%). Un filotto di vittorie che lo ha già portato a essere il più veloce a toccare le 1200 (arrivate dopo sole 1743 gare) e al quale mancano sei successi in trasferta per superare Riley anche per numero di affermazioni lontano dall’AT&T Center. Insomma, a scavare e incrociare numeri si potrebbe andare avanti ancora un bel po', senza tuttavia cambiare la sostanza: nell'Olimpo degli allenatori NBA siede anche Popovich. Già da un bel po' in realtà.
