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NBA, i Phoenix Suns rilasciano Austin Rivers: è libero di firmare da free agent. Dove?

NBA

Arrivato nell'Arizona insieme a Kelly Oubre Jr. in cambio di Trevor Ariza, il figlio dell'allenatore dei Clippers non vestirà la maglia dei Suns, che hanno accolto la sua richiesta di diventare unrestricted free agent. Houston, Philadelphia, Indiana i primi nomi emersi come possibili destinazioni

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Lo stesso giorno in cui i Phoenix Suns hanno ufficialmente annunciato l’arrivo – nella trade per Trevor Ariza – di Kelly Oubre Jr. e Austin Rivers da Washington, la franchigia dell’Arizona ha fatto sapere di aver raggiunto con quest’ultimo un accordo per l’immediato rilascio. Come riportato dal giornalista di ESPN Adrian Wojnarowski, la squadra e il giocatore si sono trovati concordi nel ritenere “Rivers più adatto a inserirsi in una squadra di maggior esperienza alla ricerca dei playoff”, da raggiungere negoziando un accordo da uno status di unrestricted free agent, libero cioè di accasarsi ovunque voglia (Houston? Indiana? Philadelphia?). Quale sia, però, la più probabile destinazione rimane al momento un mistero per tutti, visto che nonostante ci siano state alcuni contatti tra l’agente del giocatore e diverse franchigie, lo stesso Rivers non sembra in questo momento avere un’idea del suo destino futuro. Giunto alla sua settima stagione nella lega, scelto al n°10 al Draft 2012 da New Orleans, Ariza è reduce dalla sua miglior stagione statistica mandata a libri lo scorso anno in maglia L.A. Clippers, chiusa con oltre 15 punti, 4 rimbalzi e 2.4 assist di media; cifre che sono drasticamente scese nelle 29 gare disputate con gli Washington Wizards, in un campionato che finora gli ha regalato davvero poche soddisfazioni (poco più di 7 punti a sera, con il 39% al tiro). Ciò nonostante la convinzione sia che il figlio dell’allenatore dei Clippers resterà molto brevemente a piedi, con più di una squadra potenzialmente interessata ad aggiungere il suo talento (più offensivo che difensivo) e i suoi istinti al proprio roster. Poco chiaro, invece, perché Phoenix – dall’inizio dell’anno disperatamente alla caccia di un playmaker, in una posizione dove si sono già alternati Isaiah Canaan (tagliato), Elie Okobo (momentaneamente spedito in G League) e De’Anthony Melton (al momento titolare del roulo – non abbia quanto meno provato l’esperimento Rivers, accoppiandolo con compiti metà di regia, metà realizzativi a un'altra guardia a lui tutto sommato simile (troppo?) come Devin Booker. I Suns avrebbero potuto tranquillamente utilizzare Rivers fino a fine anno per poi, giunto a naturale conclusione il suo contratto da 12.6 milioni di dollari, separarsi dal giocatore, piuttosto che provare a utilizzarlo come pedina di un ulteriore scambio per ottenere una contropartita da un’altra squadra. Niente di tutto questo: tra Suns e Rivers è stato un immediato “salutarsi e dirsi addio”. In attesa che il futuro chiarisca il destino dell’ex Duke.