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NBA London Game, la tensione continua tra i New York Knicks e Kristaps Porzingis

NBA

Il rientro del lettone dall'infortunio al ginocchio è il grande tema della franchigia newyorkese impegnata a Londra. Le ultime voci dicono che i Knicks vorrebbero tenerlo fuori per tutta la stagione, mentre il giocatore vorrebbe rientrare in questa regular season. Alla base della tensione c'è il contratto da firmare in estate, snodo cruciale per il futuro della squadra

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Tra i New York Knicks che si presentano a Londra non ci sarà Enes Kanter per i ben noti motivi politici e di sicurezza, ma soprattutto non ci sarà Kristaps Porzingis. Il lettone sarebbe stato sicuramente l’attrazione principale dei newyorkesi di scena nel Vecchio Continente, visto che è uno degli europei più in vista dell’intera lega, ma il suo recupero dalla rottura del legamento crociato anteriore subito lo scorso anno è ancora lontano dal vedere una conclusione. Anzi, sta iniziando a causare un po’ di tensione tra il giocatore e la franchigia. Già nello scorso novembre le parole di David Fizdale sul suo recupero (“Procede lentamente, ancora non corre”) avevano causato la reazione stizzita del numero 6, che aveva prontamente condiviso sul suo account Instagram delle foto in cui sprintava su una pista d’atletica. Immagini che hanno portato l’allenatore a scusarsi pubblicamente per non irritarlo ulteriormente, ma la situazione non è migliorata nelle ultime settimane. Secondo quanto riportato da Howard Beck di Bleacher Report, la tensione è ancora ben presente: i Knicks non vorrebbero far rientrare in campo Porzingis in questa stagione tenendolo fuori per tutto l’anno, anche nel caso in cui il suo recupero fosse completo. Questo, però, irriterebbe ulteriormente Porzingis, che invece vorrebbe rientrare prima della fine della stagione. La sua situazione clinica, secondo quanto dichiarato recentemente, verrà rivalutata a febbraio.

Il rinnovo di contratto alla base della tensione con la dirigenza

C’è una motivazione forte per cui Porzingis vorrebbe rientrare in campo: il contratto da firmare a fine anno. La tensione tra il giocatore e la franchigia risale infatti alla scorsa estate, quando i Knicks – anche a seguito della rottura del crociato – non gli hanno offerto un’estensione contrattuale, come invece è successo ad esempio a due lunghi del suo stesso Draft come Karl-Anthony Towns o Myles Turner. La franchigia ha comunque il controllo sul futuro del lettone, visto che sarà solamente un restricted free agent e quindi potranno pareggiare qualsiasi offerta riceverà sul mercato, anche quella che probabilmente riceverà al massimo salariale. Se Porzingis volesse invece avere il controllo assoluto sul suo destino, l’alternativa è che si accontenti della qualifying offer di un solo anno da 7.5 milioni (decisamente meno di quanto meriterebbe) per ripresentarsi senza alcuna restrizione sul mercato dei free agent del 2020. Ma una scelta del genere – oltre a essere rischiosa considerando la sua traballante storia clinica – equivarrebbe a una promessa di addio, e la franchigia si ritroverebbe quasi “costretta” a cederlo per non perderlo a zero, peraltro senza poter ottenere un giocatore di uguale livello visto il contratto in singola cifra.

L’estate cruciale che attende i New York Knicks

Una situazione spinosa di cui però mancano ancora parecchi capitoli da scrivere: la prossima estate sarà fondamentale per il futuro dei Knicks, che oltre a ricevere una scelta di livello al Draft (al momento hanno il terzo peggior record della lega) vorrebbero anche aggiungere un free agent in grado di cambiare la traiettoria della franchigia. Già da diversi mesi ormai il sogno è che uno tra i big della prossima tornata di free agent – da Kevin Durant a Kyrie Irving fino al nativo del Bronx Kemba Walker – decisa di riportare la franchigia della Grande Mela ai fasti di un tempo. Ma con poco altro da offrire oltre al talento di Kevin Knox, la strada è decisamente in salita: legarsi a lungo a Porzingis mettendo da parte tutte le incomprensioni di questo periodo è uno snodo fondamentale per i prossimi New York Knicks.