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Mercato NBA, i Dallas Mavericks provano a ricomporre la frattura con Dennis Smith Jr.

NBA

Dopo le voci sul suo possibile scambio, la franchigia texana vorrebbe ricomporre la frattura con il giocatore, fuori da quattro partite per infortuni misteriosi. Alla base delle frizioni c'è il rapporto complicato con coach Rick Carlisle

DALLAS METTE SUL MERCATO DENNIS SMITH JR.

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Forse dopotutto il futuro di Dennis Smith Jr. è ancora a Dallas. Dopo la notizia di qualche giorno fa del suo possibile addio ai Mavericks, pare che la franchigia sia dell’idea di ricostruire il rapporto con la giovane point guard e non scambiarlo prima della deadline del 7 febbraio, a meno di non ricevere il giusto compenso sul mercato. "Il piano A è quello di rimettere le cose a posto" ha dichiarato una fonte della squadra a ESPN, sottolineando come nessuna offerta fino a questo momento abbia incontrato le aspettative per un giocatore che, nell’opinione dei Mavs, ha ancora il potenziale per diventare una stella della lega. Secondo quanto riportato da The Athletic, intanto, Smith Jr. in realtà è sul mercato ormai da mesi, ma nessuno è riuscito ad accontentare le richieste dei texani per un giocatore scelto in Lottery al Draft solamente 18 mesi fa e che ha comunque solo 21 anni. Quanto è emerso negli ultimi giorni pubblicamente sui media, peraltro, non aiuta la causa dei Mavs, che hanno perso potere in fase di negoziazione dopo che tutti sanno che il rapporto tra Smith Jr. e coach Rick Carlisle è ai minimi storici.

I problemi di Smith e Carlisle

Alla base delle frizioni tra il giocatore e la squadra, infatti, c’è il rapporto complicato tra la point guard e il suo allenatore. L’esplosione di Luka Doncic ha tolto il pallone dalle mani del prodotto di NC State, ma è soprattutto la poca fiducia di Carlisle nei suoi confronti ad aver minato il futuro di Smith a Dallas. I due si piacciono a livello di personalità, ma in campo le cose vanno in maniera opposta: il coach campione nel 2011 non è soddisfatto delle scarse capacità decisionali del giocatore e del fatto che voglia dominare il pallone, eccedendo nei palleggi e nelle soluzioni individuali. Difetti comprensibili per una point guard di 21 anni che al college ha preferito giocare in una squadra mediocre (ma che gli permetteva di avere sempre la palla) invece che in un programma di alto livello (dove però avrebbe dovuto condividere il campo con talenti pari o superiori al suo). Nei giorni scorsi Carlisle non ha voluto confermare se è in contatto con il giocatore, dicendo solo di aver parlato con il suo agente, ma secondo quanto scritto da ESPN accoglierebbe di buon grado la possibilità di poterlo allenare di nuovo. Sempre che le cose si facciano alle sue condizioni e non a quelle del giocatore.

La misteriosa assenza nelle ultime quattro gare

Dennis Smith Jr., peraltro, non gioca con i Mavs dallo scorso 7 gennaio, avendo saltato le ultime quattro partite per problemi alla schiena (le prime tre contro Phoenix, Minnesota e Golden State) e per una misteriosa influenza (l’ultima contro San Antonio). Poche ore prima della sfida contro gli Spurs, però, il giocatore ha pranzato al Bishop Arts District, come confermato indirettamente da lui stesso su Twitter rispondendo a un tifoso che era seduto al tavolo di fianco al suo. È probabile allora che Smith Jr. stia volutamente rimanendo lontano dalla squadra nella speranza di essere scambiato perché ritiene che i suoi giorni con i Mavs siano finiti, frustrato sia per il suo rapporto con l’allenatore che per la possibile retrocessione a sesto uomo in uscita dalla panchina, visto che Carlisle ha dichiarato di essere contento della produzione del quintetto con Doncic da point guard e Maxi Kleber da 4 titolare. "Non so se ha giocato la sua ultima partita come Mavericks, ma vedremo" sono state le parole di una fonte a The Athletic: per il momento si sa che Smith salterà come minimo le prossime due partite in trasferta a Indianapolis e Milwaukee. E dire che dopo l’infortunio di J.J. Barea i Mavericks avrebbero bisogno di un altro portatore di palla, e paradossalmente Smith si potrebbe ritrovare a gestire più possessi rispetto al recente passato quando c’era il portoricano. Forse questa prospettiva e qualche concessione da parte di coach Carlisle potrebbero servire a ricomporre una frattura che al momento non sembra essere sanata, anche perché lo stesso Doncic — con cui Smith è diventato amico, vivendo nello stesso complesso di appartamenti a Dallas — vorrebbe riaverlo al suo fianco. "Dennis è un grande giocatore che sa fare tante cose per noi, perciò ci manca" sono state le sue parole. Basteranno a convincerlo?