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NBA, Klay Thompson e una notte da record: 10/11 da tre e 44 punti: distrutti i Lakers

NBA

La guardia degli Warriors segna i primi 10 tiri da tre punti eguagliando un record NBA. I 23 punti del suo terzo quarto sono più del totale (20) di quanto fatto segnare da tutti i Lakers, che senza LeBron James, Rajon Rondo e Lonzo Ball non hanno risposte contro la magica serata di Thompson

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Los Angeles Lakers-Golden State Warriors 111-130

Una di quelle sere da Klay Thompson. Dopo un primo tempo da 21 punti, il n°11 dei Golden State Warriors esplode per 23 nel solo terzo quarto, quando segna 8/9 dal campo ma soprattutto un incredibile 7/8 da tre punti, superando da solo tutti i Lakers, 23-20. Si tratta del suo decimo quarto in carriera con almeno 20 punti, il secondo quest’anno ma anche quello più prolifico. Thompson viene richiamato in panchina da coach Steve Kerr subito dopo il suo primo (e unico) errore da tre punti, che arriva a 3:54 dalla fine del terzo quarto: dopo aver segnato le sue prime 10 conclusioni dall’arco – record NBA eguagliato – Thompson sporca il suo tabellino perfetto ma chiude comunque con un incredibile serata da 44 punti, 17/20 al tiro e 10/11 da tre punti. “Ho preso un paio di brutti tiri ma sono entrati anche quelli e ho capito che sarebbe stata una di quelle serate speciali”, dice l’All-Star degli Warriors a fine gara. “Quando hai la mano calda tutto sembra facile e stasera era una di quelle partite in cui mi entrava tutto. Una vittoria importante, è vero che i Lakers erano senza il miglior giocatore al mondo [LeBron James] e senza le loro due point guard, ma noi siamo venuti qui a Los Angeles per difendere la nostra corona di campioni. È importante finire forte prima dell’All-Star Game [Golden State è all’ottava vittoria consecutiva, ndr] perché subito dopo inizierà la battaglia per i playoff e sarà durissima”. Le prestazione del tiratore degli Warriors non entra nei libri di storia soltanto per le 10 triple segnate senza errori per aprire la partita: è record all-time (per partite con almeno 15 tiri tentati) anche la percentuale effettiva – quella che tiene conto del maggior peso specifico di un tiro da tre rispetto a un tiro da due – collezionata da Thompson contro i Lakers, un irreale 110%.

Ben 41 assist su 50 canestri per gli Warriors

A fare da corollario all’incredibile nottata di Thompson, gli Warriors hanno un Kevin Durant da 20 punti con un ottimo 8/13 dal campo mentre in una serata storta al tiro di Steph Curry (per lui solo 3/12 per 11 punti) la point guard di coach Kerr si rende utile smazzando la bellezza di 12 assist: sono addirittura 41 (su 50 canestri segnati) quelli di Golden State, che quando fa girare palla in questo modo diventa virtualmente imbattibile. Tutti i sette giocatori della panchina Warriors – guidati dai 9 punti con 6 rimbalzi di Jonas Jerebko – mettono punti a tabellone, e i campioni in carica chiudono tirando il 51% dal campo e oltre il 43% dall’arco (dato ovviamente condizionato dalla super prestazione di Thompson). Per i Lakers il miglior è Ivan Zubac che in 21 minuti dalla panchina colleziona 18 punti con 8/9 al tiro, mentre 17 e 16 punti li aggiungono rispettivamente Brandon Ingram e Kyle Kuzma. LeBron James è ancora in borghese a bordocampo a seguire i suoi compagni, che dopo il ko contro Houston ne incassano un altro che li riporta fuori dal gruppo delle prime otto squadre a Ovest: il ritorno del “Re” si fa sempre più urgente per Los Angeles, ma dall’infermeria gialloviola ancora non sembrano esserci novità.