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NBA, rivoluzione in casa Grizzlies: Marc Gasol e Mike Conley sul mercato

NBA

In Tennessee è giunto il momento di ripartire da zero: dopo la recente serie di sconfitte - con l'obiettivo playoff ormai svanito e mai stato realmente alla portata - l'intezione è quella di rifondare la squadra, anche a costo di sacrificare i due giocatori più rappresentativi del roster

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I sogni di gloria sono svaniti già da un pezzo, nonostante l’incoraggiante inizio di stagione dei Grizzlies avesse lasciato sperare per qualche settimana di poter dare un senso a questa regular season. Memphis ha tirato i remi in barca, sconfitta in 12 delle ultime 13 gare e sprofondata al penultimo posto della Western Conference (fare peggio di Phoenix è oggettivamente molto complicato). Anche per questo, la dirigenza del Tennessee ha deciso dopo anni di continuità (nonostante le tante partenze) di rinnovare definitivamente il roster, mettendo sul mercato sia Marc Gasol che Mike Conley – i due uomini chiave del gruppo, protagonisti delle cavalcate playoff che hanno garantito la post-season ai Grizzlies per sette stagioni in fila (fino al 2018). Secondo quanto riportato da ESPN, Memphis si è dichiarata disposta ad ascoltare offerte per i suoi due pezzi pregiati sia prima della deadline di mercato del 7 febbraio, sia eventualmente nella off-season di luglio. Non una scelta vincolante, senza la pressione di dover a tutti i costi rinunciare a entrambi, ma con la consapevolezza che il progetto tecnico presente e futuro ruoterà soprattutto attorno a Jarren Jackson Jr. – il rookie dal quale la squadra del Tennessee vuole ripartire. L’obiettivo neanche troppo nascosto è quello di andare alla ricerca di un pacchetto di scelte, giovani giocatori di talento, liberando al tempo stesso spazio salariale. Molto bello in teoria, ma di difficile realizzazione, visti i pesanti contratti che i due All-Star si portano dietro, oltre al bagaglio di acciacchi e infortuni che rendono meno semplice del previsto l’ipotesi di puntare su di loro nel medio-lungo periodo. Il giocatore spagnolo infatti, oltre ai 34 anni sulla carta d’identità, ha firmato un accordo da oltre 24 milioni di dollari in questa stagione, con una player option da 25 per la prossima. In sostanza, chiunque decida di prenderlo, non avrà il controllo sul suo futuro, visto che Gasol sarà libero di uscire eventualmente dal contratto in caso trovi un’offerta maggiormente remunerativa (o se la squadra nella quale si ritrovi a giocare non sia di suo gradimento). Investire su di lui a febbraio, per vederlo andar via a giugno sarebbe dunque un bel buco nell’acqua.

Dobbiamo dire addio alla coppia NBA più longeva in attività?

Discorso in parte diverso per Conley che dispone di una early termination option per la stagione 2020/21, con 22.5 milioni di dollari garantiti dei 34.5 totali; pronti a diventare tutti effettivi se il giocatore scenderà in campo in almeno 55 gare in questa regular season (è già a quota 46, giustamente sempre presente sul parquet anche con qualche acciacco). Un contratto pesantissimo il suo – 67 milioni nei prossimi due anni – che potrebbero rendere molto complicato un eventuale scambio (quante franchigie sono disposte a investire più del 30% del salary cap su di lui?).  A livello tecnico in molte potrebbero essere interessate a un talento del suo profilo (alcune ipotesi: Indiana ha entrambe le point guard che diventeranno free agent a giugno; Detroit potrebbe pensare a lui in cambio di Reggie Jackson – scambio poco redditizio a quel punto per Memphis; Dallas invece potrebbe mettere sul piatto Dennis Smith Jr. e salvare un bel po’ di spazio salariale), ma sarebbe in ogni caso uno scambio complicato da mettere in piedi. Il proprietario Robert Pera si è confrontato con entrambi i suoi All-Star, ma nessuno dei due ha espresso il desiderio di andare via. Una coppia che potrebbe dunque smettere di scendere in campo insieme dopo 633 gare – la più longeva in attività, dopo la fine dell’era Ginobili-Parker a San Antonio. Alle loro spalle Westbrook-Durant con 510 e Griffin-Jordan con 483; entrambe ormai divise già da qualche anno. Un destino che potrebbe toccare a breve anche a Gasol e Conley.