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NBA, LeBron James e la ricorsa dei Lakers: "Sono già in modalità playoff, purtroppo"

NBA

Le difficoltà non hanno mai spaventato il n°23 dei Lakers, che anche questa volta dovrà farsi carico di tutta la squadra per provare a conquistare l'accesso alla post-season: "É il nostro obiettivo, quest'anno devo iniziare a fare sul serio con largo anticipo"

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L’argomento più ricorrente delle ultime 25 partite di regular season lo conosciamo già: ce la faranno i Lakers di LeBron James a tornare ai playoff? I gialloviola infatti mancano l’appuntamento con il palcoscenico più importante della stagione da cinque anni - il periodo di astinenza più lungo nella storia della franchigia. Attualmente i Lakers sono a tre partite di distanza dalla zona playoff e dovranno affrontare il quarto calendario più complicato (tenendo conto del record delle avversarie) dell’intera NBA. Insomma, l’ennesima missione da affidare a un agente molto speciale come il n°23 dei losangelini: “Abbiamo attivato la modalità playoff”, sottolinea James, ben consapevole dello sforzo che lo attende nei prossimi 50 giorni. Quelli che gli altri sfrutteranno per preparare al meglio al post-season e in cui lui dovrà dare fondo a tante energie: “Ovviamente speravamo di avere successo e continuare a vincere durante le mie settimane d’assenza, ma le cose non sono andate così. Questa è la situazione nella quale ci ritroviamo adesso: per questo inizierò a giocare in maniera diversa con un po’ d’anticipo rispetto a quanto fatto negli anni passati. Il mio livello di intensità dovrà crescere un bel po’ purtroppo sin dalla prossima gara, non amo dover spremere il mio corpo con così largo anticipo rispetto all’inizio dei playoff. Sono abituato però a giocare in situazioni scomode, lo faccio da sempre. Sono queste le cose che mi stimolano, amo ritrovarmi in questa condizione”. La classifica quindi non cambia di certo le carte in tavola o gli obiettivi: LeBron ha giocato le ultime otto finali NBA consecutivamente e non vuole abdicare già dal 10 di aprile. “Questo è il mio lavoro e il nostro obiettivo stagionale. È dall’inizio della regular season che sappiamo di dover puntare alla post-season e quello resta il nostro punto d’arrivo. Siamo lavorando parecchio per trovare il modo di riuscirci”.

Un obiettivo alla portata dei Lakers, grazie a LeBron

Coach Walton dal canto suo sa di poter fare affidamento sul miglior giocatore del mondo, ma spesso quello non basta: “Sappiamo di avere un condottiero d’eccezione, ma senza supporting cast non si va da nessuna parte. Ci guiderà come sa fare, ma il resto del gruppo deve continuare a darci una mano nel provare a vincere più partite possibile. La NBA è troppo complicata per sperare di fare affidamento su un solo campione, ci vorrà un apporto corale da parte di tutti. Discutiamo spesso con LeBron del modo migliore in cui gestire i suoi minuti sul parquet, provando a capire cosa fare per mantenere alta la resa. Ci sarà tutta la volontà di andare incontro alle sue esigenze, nessuna preclusione da parte dello staff”. Detta lui le regole, convinto del fatto che arrivare ai playoff potrebbe voler dire affermarsi come la mina vagante all’interno di un tabellone in cui spesso le distanze viste in regular season tendono a livellarsi: “Sono convinto del fatto che se riusciremo a raggiungere i playoff, a quel punto qualsiasi squadra dovrà avere paura di noi. Nello scontro diretto possiamo avere buone chance contro chiunque. Adesso dobbiamo trovare il modo di cavalcare l’onda, mettere in fila dei buoni risultati cercando di capire quale sia il miglior stile di gioco che riusciamo a esprimere”. Tutto sperando che James mantenga il suo stato di forma: “Sto molto bene, l’infortunio ormai è alle spalle. Mi sento in forma nonostante i 127 chilogrammi che porto a spasso”, chiosa sorridente, facendo riferimento alle parole di Brian Windhorst - uno dei giornalisti da sempre più vicini al n°23 - che aveva raccontato che "secondo voci di corridoio", durante il mese d’assenza James avesse preso oltre 10 chili rispetto al suo peso forma di inizio stagione. Un motivo in più dunque per mettere a tacere ogni tipo di illazioni, già dalla prossima sfida contro i Rockets.