
NBA: Los Angeles Lakers, le sconfitte clamorose che possono costare i playoff
I gialloviola sono a quattro partite e mezza di distanza dall'ottavo posto a 19 gare dal termine: una situazione disperata per una squadra che punta al ritorno ai playoff, a cui LeBron James e compagni sono giunti soprattutto a causa di alcuni passi falsi davvero difficili da giustificare. Quello contro Phoenix è soltanto l'ultimo di una lunga serie

I gialloviola sono a quattro partite e mezza di distanza dall'ottavo posto a 19 gare dal termine: una situazione disperata per una squadra che punta al ritorno ai playoff, a cui LeBron James e compagni sono giunti soprattutto a causa di alcuni passi falsi davvero difficili da giustificare. Quello contro Phoenix è soltanto l'ultimo di una lunga serie

23 DICEMBRE 2018 | LOS ANGELES LAKERS vs. MEMPHIS GRIZZLIES 107-99 | Due mesi di regular season e tutto funzionava al meglio in casa Lakers – come dimostrato dal 19-12 di record che valeva il quarto posto a Ovest. Contro Memphis però arriva il primo stop inatteso (anche se i Grizzlies in quel momento erano ancora una squadra dal 50% di record): 27 punti di Jaren Jackson Jr., mentre LeBron James a ferma a 22 punti, 14 rimbalzi e sette assist. Cifre ben diverse dal 2/10 raccolto al tiro da Lonzo Ball, ad esempio. Nulla però sembra far immaginare quello che sta per accadere.

4 GENNAIO 2019 | LOS ANGELES LAKERS vs. NEW YORK KNICKS 112-119 | Con James fuori dai giochi causa infortunio, la stagione dei Lakers inizia a volgere al peggio, come dimostra la clamorosa sconfitta contro i Knicks. New York ci metterà quasi due mesi per vincere di nuovo, nel pieno di una crisi profonda, ma nonostante questo riesce a fare il colpo in trasferta allo Staples Center. In casa Lakers spiccano (in negativo) le 16 palle perse e la solita inguardabile difesa che concede canestri facili a New York.

13 GENNAIO 2019 | LOS ANGELES LAKERS vs. CLEVELAND CAVALIERS 95-101 | Si può fare peggio che perdere contro i Knicks in casa? Certo, concedendo dieci giorni dopo un successo ai Cavaliers, che si tolgono la soddisfazione di battere la nuova squadra di James (ancora fuori causa infortunio). Alla fine è 5/14 per Ball, 11/23 per Kuzma (che chiude con 29 punti), mentre dall’altra parte tutto il quintetto dei Cavaliers chiude con almeno 15 punti a referto. Quella fu la settima sconfitta in dieci gare senza LeBron: il messaggio era chiaro, le cose non funzionavano più.

12 FEBBRAIO 2019 | ATLANTA HAWKS vs. LOS ANGELES LAKERS 117-113 | Torna LeBron, ma la musica non cambia: il n°23 chiude in tripla doppia con 28 punti, 16 assist e 11 rimbalzi, rimanendo 43 minuti sul parquet e producendo invano un super sforzo. Nessuno riesce a stargli dietro o a coprire la sua difesa non sempre attenta. Non basta l’innesto in quintetto di Reggie Bullock da 15 punti, mentre pesa l’assenza di Lonzo Ball – alibi fino a un certo punto per una squadra che dopo due mesi torna per la prima volta ad avere un record inferiore al 50% di vittorie.

23 FEBBRAIO 2019 | NEW ORLEANS PELICANS vs. LOS ANGELES LAKERS 128-115 | James, di ritorno dall’All-Star Game, sottolinea come sia necessario cambiare marcia in anticipo. Dover iniziare con largo anticipo a giocare in “modalità playoff”: frasi che non portano bene al n°23, come dimostrano le catastrofiche sconfitte collezionate nell’ultima settimana. La prima arriva a casa di Anthony Davis, il grande “rimpianto” del mercato di febbraio che resta a guardare la sua possibile futura squadra affondare contro gli ormai ex compagni che hanno voluto farla pagare ai Lakers. Julius Randle (e non solo) si tolgono un bel sassolino dalla scarpa e inguaiano i losangelini.

25 FEBBRAIO 2019 | MEMPHIS GRIZZLIES vs. LOS ANGELES LAKERS 110-105 | A due giorni dal tonfo con i Pelicans, tutti aspettano il riscatto e invece arriva un’altra fragorosa sconfitta: anche LeBron tira male (8/23 dal campo), mentre i 32 punti di Ingram e i 22 di McGee non fanno altro che aumentare il rimpianto per una sfida in cui concedono 110 punti ai Grizzlies (che nel frattempo dall’ultimo incrocio hanno rivoluzionato il roster e iniziato seriamente a perdere). Alla sirena sono 30 punti di Conley, 20 e 13 rimbalzi di Jonas Valanciunas e 14 con 12 rimbalzi di Joakim Noah: bastano questo tipo di “Big Three” per mettere alle corde i Lakers.

2 MARZO 2019 | PHOENIX SUNS vs. LOS ANGELES LAKERS 118-109 | L’ultimo ko è quello incassato a Phoenix, contro una squadra dal 19% di vittorie in stagione (l’avversario più perdente che sia mai riuscito a battere la squadra di LeBron James con lui sul parquet). La situazione già complicata è diventata disperata dopo l’incapacità dei Lakers di opporre un minimo di resistenza a Deandre Ayton (26 punti), Devin Booker (25 punti) e tutti gli altri. Quando bisognava piazzare la zampata finale, LeBron ha fatto 0/2 a cronometro fermo: anche i maledetti tiri liberi si “rivoltano” contro questi Lakers.