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NBA, vietato schiacciare contro Jarrett Allen: il miglior stoppatore (del futuro)

NBA

Al suo secondo anno nella lega il centro dei Nets Jarrett Allen è una presenza fissa nella top 10 degli highlights per le sue incredibili stoppate, rifilate a tutti i più grandi nomi NBA, da LeBron James a James Harden, da Blake Griffin a Giannis Antetokounmpo. Ma nel suo gioco c'è di più...

I NETS HANNO UN GUAIO CON LE LORO CITY EDITION

IL PROGETTO DI RISALITA DEI BROOKLYN NETS

Supera gli 11 punti a partita, cattura 8.5 rimbalzi a sera e ci aggiunge una stoppata e mezza di media: e sono proprio quel centinaio abbondante di stoppate rifilate a nomi eccellenti in giro per la lega ad aver messo sulla mappa NBA Jarrett Allen. Il secondo anno dei Nets, uscito da Texas University e scelto da Brooklyn con la n°22 al Draft 2017, sta sempre più facendosi notare come uno dei lunghi più interessanti della nuova generazione NBA, contribuendo all’ottima annata della squadra di coach Atkinson, che punta ai primi playoff dal 2015 (attualmente Brooklyn è sesta nella Eastern Conference, anche se i Pistons sono minacciosi alle loro spalle). Dopo una prima annata sicuramente positiva, con 31 partenze in quintetto ma solo 20 minuti di media in campo, la seconda stagione è sembrata subito iniziare con una marcia in più, grazie al primo di tanti gesti atletici che hanno fatto del n°31 dei Nets una presenza fissa della top 10 NBA. Sono passati solo 6 minuti dalla prima gara dell’anno contro i Pistons a Detroit, la superstar dei padroni di casa usa tutta la sua forza fisica per liberarsi di Joe Harris e andare con prepotenza al ferro, dove però incontra Allen pronto a elevarsi ad altezze proibitive e stoppargli il tentativo di schiacciata. Diventa “la giocata della notte” di quel 17 ottobre ed è il biglietto da visita ideale per illustrare i progressi fatti dal lungo dei Nets durante la sua prima estate NBA. “Mi è stato chiesto di aumentare la mia presenza sotto i tabelloni, soprattutto a rimbalzo difensivo [fatto: da 3.6 a 6 rimbalzi difensivi di media, catturando il 20.5% dei palloni disponibili sotto il suo tabellone, contro solo 12.7% dello scorso anno, ndr]. Sento di non essere ancora dove vorrei arrivare, ma sicuramente ho fatto grandi passi in avanti”, ammette lui. Le stoppate di Allen durante il suo primo anno – 88, nessun rookie meglio di lui nel 2017-18 – arrivavano soprattutto per rimediare a una brutta posizione iniziale a rimbalzo o a un mancato tagliafuori o in aiuto come ultima spiaggia difensiva: oggi invece sono diventate un marchio di fabbrica del suo gioco, e spesso un’arma che la difesa di Brooklyn utilizza mandando appositamente al ferro gli avversari. E anche quando non arriva la stoppata, Allen oggi difende e intimidisce, come dimostra il fatto che contro di lui gli avversari tirano peggio che contro grandi stoppatori/difensori del calibro di Andre Drummond, DeAndre Jordan o Al Horford. 

Difesa ma anche attacco: la dimensione verticale di Jarret Allen

La verticalità è una dimensione del suo gioco che aiuta il giovane lungo dei Nets anche sull’altro versante del campo: settimo in tutta NBA per numero di schiacciate mandate a bersaglio (146 al momento in cui scriviamo), Allen è uno dei solo 6 giocatori NBA a essere già in tripla cifra sia per schiacciate che per stoppate, insieme a Rudy Gobert, Anthony Davis, Hassan Whiteside, JaVale McGee e Andre Drummond. Se la sua intesa nei pick and roll con D’Angelo Russell è alla base di tante affondate al ferro in attacco, in difesa spesso Jarrett Allen si mette in proprio e va a sfidare senza paura i migliori attaccanti del mondo, che quest’anno hanno rimediato in gran parte brutte figure quando hanno tentato di mettere “sul poster” il n°31 dei Nets. Chiedere a Giannis Antetokounmpo – il giocatore che guida la lega per numero di schiacciate, oltre 240 – respinto al mittente in grande stilo da Allen nella gara di fine dicembre tra Nets e Bucks o a Anthony Davis, stoppato senza troppi complimenti solo quattro giorni dopo. Nessuna delle sue inchiodate al ferro, però, ha fatto più parlare di quella rifilata niente meno che a Sua Maestà “King” James, a cui Allen ha negato una schiacciata che ai più sembrava ormai sicura nei primi possessi della sfida tra Nets e Lakers andata in scena al Barclays Center. Con un palmarès così eccellente di vittime, non poteva mancare anche l’MVP NBA in carica, James Harden, rispedito al mittente nella sfida di metà gennaio vinta in overtime dai Nets anche grazie a una delle migliori gare da quando è nella NBA di Jarrett Allen, capace di chiudere con 20 punti, 24 rimbalzi e 3 stoppate. Una più bella delle altre.