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NBA, i risultati della notte: Booker segna 59 punti, ma vincono i Jazz. Magic ok

NBA

Utah conquista senza problemi un successo importante nella corsa playoff a Ovest, nonostante Booker chiuda con 59 punti in 41 minuti di gioco. Vincono anche i Magic contro i Sixers, che avvicinano così l'ottavo posto degli Heat. I Thunder perdono anche a Memphis: quinto ko nelle ultime sei gare

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Utah Jazz-Phoenix Suns 125-92

Dura meno di un quarto d’ora la sfida tra Jazz e Suns, prima che i padroni di casa prendano il controllo delle operazioni grazie a un 36-22 di parziale che decide il match con mezz’ora d’anticipo, senza che Phoenix abbia né la forza né la voglia di invertire la rotta. Una vittoria decisiva per la squadra di Salt Lake City nella corsa playoff, anche se l’uomo copertina della sfida veste la maglia della franchigia dell’Arizona: Devin Booker gioca un’altra super partita, confermandosi un realizzatore purissimo e dall’enorme impatto; autore di 59 punti in 41 minuti, arrivati tirando 19/34 dal campo, 5/8 dall’arco e 16/17 dalla lunetta. Per il n°1 di Phoenix è il massimo in stagione, ritoccando a rialzo i 55 punti raccolti a dicembre in tripla doppia contro Washington (anche in quel caso arrivò una sconfitta, ma soltanto dopo tre overtime che gli diedero il tempo di mettere assieme un bottino così cospicuo). Dall’altra parte invece sono 18 punti a testa per Derrick Favors e Ricky Rubio, a cui si aggiungono i 14 di Joe Ingles, in una sfida dominata sotto canestro da Rudy Gobert. Alla sirena finale sono 27 i punti per il francese, con 9/11 al tiro e dieci rimbalzi. Il bersaglio da ricordare è quello che come al solito arriva nei pressi del ferro su un lob alzato da Donovan Mitchell nel secondo quarto: per il n°27 è la schiacciata del sorpasso rispetto alle 269 raccolte da Dwight Howard nel 2007/08 - record da quando la NBA ha iniziato a tracciarle nella stagione 1997/98. Il conto totale di Gobert adesso è salito a 275; un primato da poter aggiornare nelle prossime due settimane.

Orlando Magic-Philadelphia 76ers 119-98

Vittoria fondamentale per i Magic in chiave playoff, abili a mettere in fila il quinto successo consecutivo - tutti arrivati in casa, prima volta nella storia della franchigia che la squadra della Florida riesce a fare percorso netto - che porta Orlando a mezza gara di distanza dall’ottavo posto degli Heat alla vigilia dello scontro diretto di Miami. “Loro hanno giocato come noi non abbiamo saputo fare - sottolinea coach Brown - avevano quella disperazione e quella voglia che a noi sono mancate”. Oltre all’assenza di Ben Simmons infatti, l’altra grande mancanza dei Sixers sono stati i canestri per buona parte della ripresa. Philadelphia a 4 minuti e 32 secondi dalla fine del terzo quarto è a un solo punto di distanza dai Magic, prima di smettere di trovare il fondo della retina per un quarto intero. Quasi 12 minuti senza segnare, tirando 0/15 dal campo e ritrovandosi sotto di 23 lunghezze quando Zhaire Smith trova il fondo della retina e interrompe la lunga astinenza di canestri: una tripla che arriva troppo tardi per invertire la tendenza, con Philadelphia che non va oltre i 20 punti e dieci rimbalzi di Joel Embiid e i 15 punti di Tobias Harris - quasi tutti arrivati nella prima metà di gara. Il miglior realizzatore del match invece è Nikola Vucevic, che gioca una partita da All-Star e chiude con 28 punti, 11 rimbalzi e quattro assist tirando 11/21 in soli 29 minuti. Massimo risultato con il minimo sforzo, in attesa della sfida decisiva contro Miami in back-to-back.

Memphis Grizzlies-Oklahoma City Thunder 115-103

Quinta vittoria casalinga nel mese di marzo per i Grizzlies, tutte arrivate contro squadre coinvolte nella lotta playoff e convinte di poter conquistare un successo a Memphis poi puntualmente mancato. Anche ai Thunder tocca la stessa sorte, nonostante i 30 punti e 12 rimbalzi messi a referto da Paul George (modesto al tiro con il suo 10/29 dal campo) e i 25 realizzati in uscita dalla panchina da Dennis Schroder, con un Russell Westbrook impreciso per lunga parte della sfida (2/13 al tiro dopo tre quarti), in una sfida chiusa con 16 punti e sette assist a referto. Il protagonista della serata tra i padroni di casa è Bruno Cabloco che chiude con 24 punti - massimo in carriera - a cui si aggiungono i 21 raccolti da Tyler Dorsey e i 18 con 14 rimbalzi di Jonas Valanciunas. Per i Thunder è la quinta sconfitta nelle ultime sei gare, a conferma di un momento delicato che porta OKC momentaneamente all’ottavo posto della Western Conference. Quello che tutti vogliono evitare per non ritrovarsi subito contro gli Warriors.