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Playoff NBA, Jokic mette tutti d'accordo: "Magnifico" per Popovich, "MVP" per Malone

NBA

Il centro serbo chiude la serie contro San Antonio come l'aveva iniziata, con una tripla doppia, e si guadagna i complimenti dei due allenatori. Denver ora si affida a lui per sfidare Portland

GARA-7 VA AI NUGGETS, TRIPLA DOPPIA DI JOKIC

PERCHE' GLI SPURS NON HANNO FATTO FALLO SULL'ULTIMO POSSESSO?

Ha iniziato la sua prima serie di playoff con una tripla doppia (10 punti, 14 rimbalzi e altrettanti assist), l’ha chiusa allo stesso modo (21, 15 rimbalzi e 10 assist): l’impronta di Nikola Jokic sulla serie di primo turno tra i suoi Nuggets e i San Antonio Spurs si può intuire già da qui, ma c’è molto altro da aggiungere nel valutare l’impatto del centro serbo su Denver, che avanza per la prima volta in dieci in semifinale di conference. Le parole – anzi, la parola, ne usa una sola: “Magnifico” – di Gregg Popovich alla conclusione di gara-7 dicono già molto del ruolo svolto da Jokic nel trascinare i suoi Nuggets alla prima vittoria in una settima gara di playoff dal lontano 1978. Dopo essere stato protagonista di una gara-6 leggendaria, chiusa con 43 punti, 12 rimbalzi e 9 assist (insufficienti però a regalare il successo della squadra), si era sbilanciato – e anche pesantemente – il suo allenatore, Michael Malone: “Non ha fatto altro rafforzare la mia convinzione che sia un futuro Hall of Famer, un giocatore da primo quintetto NBA, un candidato MVP. È la sua prima volta ai playoff e sta giocando a un livello altissimo. Avevo già intravisto il suo potenziale l’anno scorso, quando le ultime partite di stagione regolare per noi erano come gare di playoff, tutte da vincere: in quelle occasioni vuoi vedere come reagiscono i tuoi giocatori, se si lasciano intimidire o se accettano la sfida. E lui l’aveva accettata”. Un’impressione confermata anche da Popovich dopo gara-7: “Quando nel finale i possessi contavano di più non ha abbassato neppure un po’ il suo livello di gioco”. Lui l’aveva annunciato prima di disputare la partita fin qui più importante della sua carriera NBA: “Dobbiamo scendere in campo e dare il massimo: lavorare duro, prendere a pugni gli avversari, giocare fisico, piazzare dei gran blocchi e fare tutto quello che sarà necessario fare per ottenere una vittoria”. Nel suo caso, a fine serie, si tratta di 162 punti, 85 rimbalzi e 64 assist, buoni per medie molto vicine alla tripla doppia (23.1 punti, 12.1 rimbalzi, 9.1 assist). “E la vittoria nella serie”, ci tiene ad aggiungere Jokic, che in gara-7 è diventato anche solo il sesto giocatore nella storia della lega dopo Dennis Johnson, Fat Lever, Magic Johnson, Baron Davis, Chris Paul (tutte guardie) a far registrare una tripla doppia nei playoff senza neppure una palla persa e il terzo (dopo LeBron James e Magic Johnson) a collezionarne più di una nella propria serie di esordio ai playoff.