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NBA, Houston 0-2 e spalle al muro: dove devono migliorare i Rockets in gara-3

NBA

Limitare i rimbalzi offensivi dei Rockets, proteggendo il proprio tabellone; fare attenzione alle palle perse; evitare l'ennesima partenza lenta. La ricetta di Houston per vincere gara-3 e riaprire la serie parte da qui | Stanotte LIVE alle 2.30 su Sky Sport NBA

GOLDEN STATE-HOUSTON: IL RIASSUNTO DELLA SERIE

James Harden lo sa, i suoi Houston Rockets sono sotto 0-2, la terza gara della serie – la prima in Texas – è già una gara senza domani, perché sprofondare sotto di tre partite contro i bi-campioni in carica significa dare un sostanziale addio a ogni speranza di passaggio del turno. Però James Harden sa anche contare, e i parziali quarto-per-quarto della serie non gli sono passati inosservati: in gara-1 gli Warriors hanno vinto primo e terzo periodo, i Rockets il secondo e il quarto; in gara-2 Golden State ha avuto la meglio soltanto nel primo. Eppure il punteggio è 2-0 a favore dei californiani, e suggerisce una distanza tra le due squadre che il n°13 dei Rockets non vede così grande. E neppure il loro allenatore, Mike D’Antoni: “Abbiamo avuto una chance di vincere entrambe le gare – dice – ma invece le abbiamo perse per un motivo molto semplice: loro tirano di più a canestro di noi”. Nel dettaglio: 166 tiri per Golden State, 151 per Houston, 83 a sera contro 75.5 dei suoi: “Vincere concedendogli 14 tiri extra non è fattibile”. La conseguenza di un dato del genere è quella che sottolinea D’Antoni (più tiri, più possibilità di far canestro), ma per la causa bisogna invece guardare altrove, e in particolare sotto i tabelloni: sono i rimbalzi che stanno penalizzando i Rockets. In generale gli Warriors ne prendono 8 di più a partita (41.5 contro 33.5 di media) e se in gara-1 Draymond Green e compagni hanno catturato più del doppio dei rimbalzi offensivi disponibili (solo 3 quelli dei Rockets su 43 tiri sbagliati, 14-4 il conto dei punti da seconde opportunità in favore della squadra di coach Kerr), nel secondo episodio della serie sono stati ben 18 i rimbalzi d’attacco di Golden State (contro i 10 di Houston). Un problema ben conosciuto in Texas, visto che i Rockets hanno chiuso la stagione regolare al penultimo posto in tutta la lega per percentuale di rimbalzi difensivi assicurati (solo il 70%, meno di 32 a sera), facendo meglio solo dei Phoenix Suns.

Le palle perse

Se la facilità di andare a rimbalzo offensivo degli Warriors (e la correlata incapacità a proteggere il proprio tabellone dei Rockets) è uno dei grandi problemi della squadra di coach D’Antoni, un altro si chiama palle perse. Ben 18 quelle concesse in gara-2 (per 24 punti regalati a Golden State), 14 anche in gara-1 (ma gli avversari hanno fatto peggio con 20): in generale nei playoff sono quasi 16 a sera, il secondo dato più alto di tutte le sedici squadre chiamate a giocare da metà aprile in poi – solo Philadelphia fa peggio. E lo stesso si può dire dei punti concessi da palle perse: sono 18.6 quelli che i Rockets regalano agli avversari in postseason, poco meno (17) quelli lasciati a Golden State.

Le partenze lente

Parte della differenza – evidente nel punteggio della serie – tra le due squadre sta qui, ma parte anche nelle partenze tutt’altro che irresistibili di Harden, Paul e compagni. Il parziale sulle due gare dei primi dodici minuti vede infatti 57 punti a tabellone per Golden State contro i soli 39 di Houston: il net rating è stato di -35.8 nel primo quarto di gara-1 e di -33.9 in gara-2 (nessuna tra le otto squadre ancora in corsa nei playoff sta iniziando peggio le proprie partite). In gara-3 le cose devono cambiare, e lo sa bene Clint Capela: “Dobbiamo imporre noi l’intensità che vogliamo. Dobbiamo fermare il loro attacco, segnare canestri facili, correre in contropiede”. Partenze così lente hanno condannato i Rockets a inseguire per tutta gara-2 (non sono mai stati in vantaggio) e per 44 dei 48 minuti di gara-1. Un lusso che i texani non possono certamente permettersi in gara-3, quella che potrebbe già decidere i destini della loro stagione: da seguire live, a partire dalle 2.30, stanotte su Sky Sport NBA.