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Playoff NBA, Joel Embiid non sta in piedi: flebo per giocare gara-4

NBA

Coach Brett Brown ha rivelato che il centro camerunense si è dovuto sottoporre ad un’altra flebo dopo una notte insonne per poter scendere in campo in gara-4. I risultati però sono stati disastrosi, specialmente in un ultimo quarto in cui ha sbagliato di tutto

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No, la gara-4 di Joel Embiid è stata tutta un’altra cosa rispetto alla dominante prestazione di gara-3. Il motivo è presto spiegato: il centro camerunense era reduce da una notte in bianco che lo ha costretto a sottoporsi a una flebo alle 6 del mattino per reintegrare i liquidi persi. “Ho ricevuto un suo messaggio alle 6:20 del mattino nel quale mi diceva che non aveva dormito tutta notte, che non si era mai sentito così male e che non era sicuro di essere in grado di giocare. La mia giornata è cominciata così” ha rivelato coach Brett Brown dopo la sconfitta con i Toronto Raptors, durante la quale aveva espresso lo stesso concetto nell’intervista tra terzo e ultimo quarto. Dopo la gastroenterite che lo aveva già limitato in gara-2, è la seconda volta in questa serie che Embiid deve sottoporsi a flebo per poter scendere in campo, e i risultati sono stati sotto gli occhi di tutti: nel giro di due giorni l’All-Star è passato da 33 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate con 9/18 al tiro e 12/13 ai liberi a 11 punti, 8 rimbalzi e 7 assist con 2/7 dal campo e 7/10 dalla lunetta. La differenza tra il giorno e la notte, come testimoniato anche dai 20 punti in meno segnati da Philadelphia da una partita all’altra. “Alla fine, tutto ricade su di me” ha detto dopo la gara. “Devo essere più aggressivo, specialmente in attacco dove devo aiutare i miei compagni. Non mi sento me stesso, ma la responsabilità è mia”.

Il tremendo ultimo quarto di Embiid

Il contributo di Embiid è mancato soprattutto nell’ultimo quarto, quando al di là dei problemi fisici è stato proprio dannoso. Nei dieci minuti passati in campo ha sbagliato i due tiri che ha tentato (uno da tre punti a gara sostanzialmente finita), ha fallito tre tiri liberi su sei in un momento cruciale e ha commesso ben 4 falli, aggiungendo anche due palle perse (una facendosela rubare da Danny Green, l’altra per infrazione di passi) al suo tremendo bottino. Non a caso i Sixers hanno perso la partita nei sette minuti passati senza un canestro dal campo tra la tripla di Jimmy Butler a 9:18 dalla fine per il +3 e quella di J.J. Redick per il -1 a 2:07 dalla fine, sbagliando nove tiri in fila (sei dall’arco) e tre liberi su sei con tre palle perse. Decisamente troppo davanti a un Kawhi Leonard che non ha lasciato scampo, chiudendo con 39 punti e la tripla decisiva in faccia ad Embiid e Simmons a un minuto dalla fine, dopo che il camerunense aveva sbagliato un tiro per lui facile a 1:27 dalla fine che avrebbe dato ai suoi il vantaggio.

La fiducia di Butler: "Può tirare anche 2/20, abbiamo bisogno che sia aggressivo"

Ora il fattore campo è di nuovo nelle mani dei Raptors, che dovranno solo difendere il loro campo per poter avanzare alle finali di conference, ma i Sixers non perdono la fiducia nei loro mezzi e nel loro centro. “Vogliamo solo che sia aggressivo” ha detto Jimmy Butler. “Se deve tirare 2 su 7, che tiri 2 su 20. A me sta bene, siamo sempre dalla parte di Jo. Abbiamo bisogno di lui e ci aspettiamo che lo sia nelle prossime partite: deve mostrare perché è così dominante sui due lati del campo. Ora è un po’ malato e dolorante, perciò dovremo rimetterlo in sesto per gara-5”. È quello che si aspettano tutti i tifosi dei Sixers dopo una sconfitta molto pesante sui destini della serie.