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Mercato NBA, i Lakers vogliono aprire lo spazio salariale per il terzo All-Star

NBA

Secondo quanto riportato da ESPN, i Los Angeles Lakers starebbero cercando di inserire altri tre contratti minori nello scambio di Anthony Davis per avere 32 milioni di spazio salariale, utili per firmare un terzo All-Star. Cominciate le trattative anche per acquistare scelte al secondo giro del Draft

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PROBLEMA LAKERS: COME CREARE UN ROSTER COMPETITIVO?

Le regole del salary cap sono sicuramente intricate, complicate, per certi versi noiose. Ma le squadre che le sanno utilizzare al meglio sono quelle che finiscono per creare i roster migliori, e i roster migliori alla fine hanno le migliori chance di vincere il titolo NBA – che è poi l’obiettivo finale di tutte le 30 franchigie. I Los Angeles Lakers in questo momento si ritrovano nella situazione di dover costruire il miglior “supporting cast” possibile attorno a LeBron James, Anthony Davis e Kyle Kuzma, gli unici tre punti fermi del loro roster. E per riuscirci devono esplorare ogni opzione possibile, anche azzerare completamente il proprio roster oltre quei tre. Come riportato da ESPN, i gialloviola stanno tentando di “riaprire” la trattativa con i New Orleans Pelicans per Anthony Davis inserendo nello scambio anche i tre contratti attualmente a roster (Mo Wagner, Isaac Bonga e Jamerrio Jone), il tutto nel tentativo di avere 32 milioni di spazio salariale con cui buttarsi sul mercato dei free agent. La cifra non è casuale: 32 milioni è lo stipendio di partenza del contratto al massimo salariale di un giocatore con 7-9 anni di esperienza nella lega, vale a dire i vari Kyrie Irving, Kemba Walker, Jimmy Butler o – eventualmente – Kawhi Leonard. Ovviamente quel “tesoretto” può essere utilizzato su più giocatori, con i nomi che circolano che rispondono a quelli di Patrick Beverley, Darren Collison, Danny Green, Bojan Bogdanovic, Jeremy Lamb, Nikola Mirotic e J.J. Redick. Ma non solo: i Lakers stanno anche sondando il mercato per acquisire scelte al secondo giro del Draft di giovedì, consapevoli che sarà fondamentale trovare talento al secondo giro (o tra gli undrafted, se è per quello) per trovare giocatori di rotazione a basso costo con cui riempire il roster. Per farlo dovranno fare affidamento ai 3.7 milioni di dollari disponibili (erano 5.2 a inizio anno, ma 1.5 sono stati acquisiti per prendere Bonga lo scorso luglio) per comprare scelte al Draft entro il 30 giugno. Dall’1 luglio in poi, infatti, il cash a disposizione tornerà ad essere 5.6 milioni, quindi i Lakers hanno interesse a spendere quei soldi “contanti” al secondo giro della nottata tra giovedì e venerdì.