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NBA, torna a parlare Jeanie Buss: "L’addio di Magic Johnson mi ha sorpresa"

NBA

Dopo più di due mesi di silenzio, la governatrice dei Los Angeles Lakers è tornata a parlare di quanto successo ai gialloviola da quando se ne è andato Magic Johnson: "Speravo che mi avvisasse prima, ma è un uomo pieno di sorprese. Sono contenta della direzione della squadra, Pelinka e i Rambis fanno un ottimo lavoro"

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Mentre tutto il mondo della NBA non ha fatto altro che parlare dei Los Angeles Lakers pressoché ininterrottamente da due mesi a questa parte, solo una voce non si è più sentita: quella della principale voce all’interno della franchigia, Jeanie Buss. Da buona padrona di casa, la governatrice dei gialloviola era presente per la cerimonia dei premi della NBA ed è tornata a parlare per la prima volta da oltre due mesi a questa parte, ovvero da quando Magic Johnson ha sorprendentemente rassegnato le dimissioni da capo della dirigenza dei Lakers. "Perché non ho parlato? Non c’era davvero nulla da dire" ha risposto la Buss. "Quando Magic ha deciso di non voler continuare a rimanere nell’organizzazione in un ruolo ufficiale, mi ha colto di sorpresa. Avevo bisogno di tempo per capire come sarebbero evolute le cose. Tutto qui. Mi sono presa cura degli affari". Pur ammettendo di essere rimasta molto sorpresa dalle dimissioni non annunciate di Magic ("Avrei preferito che mi avvisasse prima, ma non posso prevedere quello che pensa. È sempre pieno di sorprese come quando nel 1981 chiese di essere ceduto dopo aver vinto il titolo. Poi abbiamo cambiato e abbiamo preso Pat Riley: ha sempre avuto buoni istinti, deve rimanere fedele a quello che è") e il trambusto che ne è conseguito, la Buss ha espresso ottimismo per la direzione presa dalla franchigia: "Tolto Magic, tutto il resto è andato avanti come qualsiasi altra organizzazione. Per quanto si parli sempre tanto di cosa fanno i Lakers, per me ci troviamo in un’ottima posizione e stiamo seguendo il nostro percorso verso la prossima stagione".

Jeanie Buss: "Contenta della direzione, di Pelinka e dei Rambis"

Una direzione data soprattutto da Rob Pelinka, che dopo essere stato il braccio destro di Magic (il quale ha dichiarato di essersi sentito tradito da lui) ha assunto il ruolo di capo della dirigenza, completando lo scambio più importante dell’anno per prendere Anthony Davis. “Ho sempre avuto fiducia in Rob” ha detto la Buss, che ha stretto il cerchio attorno al suo fidato General Manager (che non ha gestito al meglio lo scambio per Davis a livello di salary cap). “Qualsiasi speculazione ci sia la fuori, non abbiamo bisogno dell’approvazione dei media per quello che facciamo. Sono molto contenta: siamo sulla strada giusta, ma c’è ancora molto da fare. Ci sono tanti cambiamenti: tifosi dei Lakers, siate pazienti. Ci arriveremo. Non riterremo finito il nostro lavoro fino a quando non saremo tutti orgogliosi”. Il fatto che utilizzi la prima persona plurale implica il coinvolgimento dei coniugi Rambis, Linda e Kurt, che hanno guadagnato sempre più influenza all’interno della dirigenza dei Lakers come — rispettivamente — consulenti della Buss e di Pelinka. “Linda e io abbiamo lavorato nello stesso identico modo negli ultimi 30 anni” ha detto la governatrice dei Lakers. “Non è cambiato nulla, eppure per qualche motivo è diventata una cosa di cui le persone vogliono sentire. Fanno parte del nostro team e fanno un lavoro fantastico”. Parole che rimarranno tali fino a quando i Lakers non torneranno ai playoff (cosa che non accade ormai da sei anni) e non competeranno per il titolo: “Mio padre ha posto l’alticella in alto per i Lakers: quello è lo standard di riferimento che abbiamo. Faremo tutto il possibile per prendere i migliori giocatori possibili e riportare la squadra a quel livello. Ma ci manca ancora tanto: alla fine, verremo giudicati dalle vittorie e dalle sconfitte. L’obiettivo è sempre stato tornare ai playoff”.