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Mercato NBA, nessuno vuole DeMarcus Cousins? "Non c’è mercato per lui"

NBA

Dopo Kawhi Leonard, DeMarcus Cousins è forse il giocatore dal nome maggiore ancora a disposizione sul mercato dei free agent. L’interesse per lui sembra però più basso che mai, almeno secondo il guru di ESPN Adrian Wojnarowski: "Non penso che avrà neanche la mid-level exception"

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I FREE AGENT ANCORA SENZA SQUADRA

Il mercato dei free agent si è andato velocemente esaurendosi in una prima nottata folle, ma ci sono ancora diversi giocatori rimasti senza squadra. Senza andare a scomodare Kawhi Leonard, la cui decisione cambierà gli equilibri della lega, c’è un altro giocatore “di peso” che non sta ricevendo attenzioni: DeMarcus Cousins. Il centro che nell’ultima stagione ha giocato per i Golden State Warriors aveva preso la decisione di unirsi agli allora campioni in carica proprio per guarire al 100% dalla rottura del tendine d’Achille e “ristabilire” il suo valore per trovare un contratto pluriennale in doppia cifra, se non addirittura il massimo salariale che pretendeva prima del grave infortunio. Ma le cose, come sappiamo, non sono necessariamente andate per il verso giusto, complice anche il problema al quadricipite avuto all’inizio dei playoff. Se ai dubbi sulla sua tenuta fisica si uniscono quelli sulla sua personalità, il suo ruolo ingombrante in campo sia in attacco che in difesa e le tante alternative nel suo ruolo, diventa più facile capire perché le offerte per lui scarseggiano. “Non c’è mercato per Cousins” ha detto senza giri di parole Adrian Wojnarowski, guru del mercato di ESPN. “La sua speranza è che alcuni grossi mercati fallissero nella ricerca dei free agent e che per lui ci sarebbe stato un contratto tra i 12 e i 20 milioni. Ma non succederà. La mid-level exception che ha avuto l’anno scorso da Golden State? Non penso che sia a disposizione”.

Le alternative (e il poco spazio) per DeMarcus Cousins

In realtà ci sarebbe ancora la possibilità dei Lakers, che se fallissero l’assalto a Kawhi Leonard si ritroverebbero con 32 milioni senza avere chissà quali giocatori sui quali investirli. Sembra invece svanita l’opzione Golden State, che ha scelto Kevon Looney (15 milioni in tre anni) e Willie Cauley-Stein per i due posti nel ruolo di centro, e considerando che hanno ancora sotto contratto Damian Jones è difficile pensare che investano su un quarto lungo. I Boston Celtics (che però hanno Enes Kanter, Daniel Theis e Vincent Poirier) e i New York Knicks (Mitchell Robinson e diversi lunghi come Taj Gibson, Bobby Portis e Julius Randle) teoricamente potrebbero essere interessate, ma non avrebbe chissà quale spazio in termini di minuti e palloni per permettergli di tornare a essere l’All-Star che era. Insomma, non sarà semplice neanche solo confermare i 16.3 punti e 8.4 rimbalzi di media tenuti nei 25 minuti delle 30 partite con Golden State: per DeMarcus Cousins è un’estate complicata come quella dello scorso anno, e non è chiaro chi finirà per dargli un’opportunità. Lui nel frattempo ha cambiato agente, assumendo Jeff Schwartz della Excel Sports – figura influente con la quale spera magari di riuscire a smuovere un mercato che a livello personale resta totalmente bloccato.