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Mercato NBA: Marcus Morris dice no ai Lakers e va ai San Antonio Spurs

NBA
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Il fratello gemello di Markieff era uno dei pochi free agent di livello rimasti a disposizione: per lui niente avventura in gialloviola, ma 20 milioni di dollari in due anni a San Antonio, offerti dagli Spurs dopo aver rinunciato a Davis Bertans - ceduto agli Wizards

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No, signore. Una risposta gentile a chi su Twitter gli raccomandava di prendere la strada di Los Angeles, dopo che i Lakers sono rimasti a mani vuote – beffati dalla decisione di Kawhi Leonard di andare ai Clippers. Marcus Morris però non aveva nessuna intenzione di fare da ruota di scorta, da rimpiazzo in un roster certamente competitivo, ma non in grado di offrirgli nessun contratto che andasse poco oltre il minimo salariale. L’intenzione dell’ex Celtics invece era quella di monetizzare dopo la stagione positiva a Boston, costretto a fare le valigie a causa della rifondazione in atto in Massachusetts: San Antonio a quel punto non c’ha pensato due volte, mettendo sul piatto circa 20 milioni di dollari in due anni (con player option a disposizione per la stagione 2020-21) e convincendo così il fratello gemello di Markieff. Una cifra importante che gli Spurs hanno dovuto ricavare attraverso un complicato giro di firme che ha coinvolto anche DeMarre Carroll: il 3&D di Brooklyn, già annunciato nelle primissime ore di free agency dai nero-argento, ha firmato un accordo da tre anni a 21 milioni di dollari – diverso dai 13 in due stagioni previsti all’inizio – soltanto dopo aver concluso uno scambio a tre che ha coinvolto anche Washington. Gli Wizards per il disturbo hanno ottenuto Davis Bertans – un quattro efficace dal perimetro che può tornare utile. Una versione europea, più letale dall’arco ma meno completa considerando tutto il resto, di Marcus Morris. Che a San Antonio da subito troverà spazio, in una squadra che si evolve di continuo e non cambia mai pelle. Una di quelle da tenere sempre in considerazione quando si parla di playoff, anche in una Western Conference così competitiva.