Il n°11 degli Heat, alle prese nell'ultima stagione con un infortunio alla caviglia, ha preso peso e giocato male negli ultimi mesi, ricevendo commenti e offese sui suoi account ufficiali. Attacchi ai quali ha voluto rispondere, mostrando come il lavoro delle ultime settimane abbia dato i suoi frutti
I suoi errori al tiro, le sue scelte non sempre lucide e la sua voglia di primeggiare a tutti i costi (anche contro la logica), lo hanno reso uno dei giocatori più chiacchierati dell’intera NBA - nonostante sul parquet non sia mai riuscito a primeggiare del tutto. Dion Waiters è croce (soprattutto) e delizia (di rado) per i Miami Heat, che nella scorsa stagione hanno dovuto spesso rinunciare a lui a causa di un problema alla caviglia che si è trascinato nel corso dei mesi. Stop e ripartenze continue che lo hanno portato a ingrassare, scatenando sui social network le prese in giro non sempre gentili da parte degli appassionati e degli odiatori seriali del web. Persone alle quali Waiters ha voluto rispondere a modo suo: un’immagine con una foto della scorsa stagione in cui la sua maglia n°11 degli Heat nasconde a fatica la pancia, mentre di fianco il video a torso nudo mostra come la ripresa sia a buon punto. Addominali e una forma in netta ripresa: “Lo scorso anno ho dovuto affrontare uno dei momenti più deprimenti e frustranti della mia vita. Un infortunio che non mi ha fatto mai sentire del tutto a posto. Mi sentivo mentalmente e fisicamente a terra perché a causa di un’operazione ero costretto a restare lontano dal gioco che amo più di ogni altra cosa. Ai giorni d’oggi poi, il mondo dei social network ha iniziato da subito a ridere di me, a scherzare sulla mia condizione, senza sapere quale fosse la battaglia che stavo affrontando ogni giorno. Ma a quel punto per darmi forza ricordavo a me stesso da dove venivo, dalle esperienze trascorse a Philadelphia e delle cose orribile che avevo dovuto affrontare – ben peggiori di questo. Da lì ho trovato la forza per allenarmi, per recuperare la forma fisica. So che il mio percorso non è concluso, ma sono certo che tante persone che mi seguono hanno bisogno di sentire parole di incoraggiamento. Siate sempre positivi, lontano dal casino e dalle offese”.
Pat Riley lo difende: “Ha giocato con una caviglia a mezzo servizio”
Già al termine di una tribolata stagione come quella degli Heat, Pat Riley aveva sottolineato come le precarie condizioni di Waiters lo avevano costretto a giocare a mezzo servizio: “L’operazione che ha subito non è stata una passeggiata, non una semplice riparazione di un pezzo fuori posto. Qualcosa di molto più pesante, che ti costringe a rinunciare a un anno intero. Ma sul recupero sono sempre stato allineato con coach Spoelstra: un’attesa della quale potrà beneficiare in futuro, a livello di esplosività e condizione fisica. È stata una strategia mirata, che siamo sicuri darà i suoi frutti”. E a guardare gli addominali in palestra, sembra che le cose possano andare per il meglio anche sul parquet e non solo sui social.