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NBA, infortunio per Isaiah Thomas: pollice rotto, out 6-8 settimane

NBA
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Il nuovo playmaker degli Washington Wizards si è infortunato al pollice durante un allenamento e si è dovuto sottoporre a operazione chirurgica: rimarrà fuori 6-8 settimane. "Mi sono infortunato provando a difendere… mai più!" ha scherzato lui su Twitter

ISAIAH THOMAS RIPARTE DA WASHINGTON

La nuova avventura di Isaiah Thomas agli Washington Wizards non comincia nel migliore dei modi. Il playmaker si è infatti procurato la rottura del legamento collaterale radiale del pollice sinistro durante un allenamento e si è dovuto sottoporre ad operazione chirurgica: i tempi di recuperi sono tra le sei e le otto settimane, quindi vederlo in campo all’inizio della stagione è molto probabilmente fuori discussione, a meno di recuperi più rapidi del previsto. "Mi sono fatto male provando a difendere… Mai più, mai più!" ha scherzato il due volte All-Star sul suo account Twitter. "È uno sfortunato contrattempo per Isaiah, ma con la sua determinazione e le massime cure che riceverà dal nostro staff medico, ci aspettiamo che il suo recupero sia completo" ha detto il General Manager Tommy Sheppard nel comunicato dell’infortunio. "Nel frattempo continuerà a guidare i nostri giovani e ad avere un impatto positivo sulla squadra sin dal training camp".

Cosa cambia questo infortunio per Washington (e per Isaiah)

Gli Wizards ora si ritrovano a fare i conti con una rotazione nel ruolo di point guard decisamente limitata. Con John Wall fuori per tutta la stagione dopo la rottura del tendine d’Achille e ora l’infortunio di Thomas, l’unico playmaker con esperienza a disposizione di Scott Brooks è Ish Smith, che nella sua carriera ha dato il meglio come point guard di riserva. Alle sue spalle si giocheranno minuti l’acerbo Isaac Bonga (che nei pochi spazi avuti lo scorso anno ha agito lontano dalla palla) oppure l’undrafted Justin Robinson (che potrebbe guadagnarsi un posto in rotazione al training camp). Le alternative “interne” sono quelle di dare più responsabilità di creazione a Bradley Beal o al sophomore Troy Brown, il cui sviluppo sarà una delle chiavi della prossima stagione di Washington.

Per Thomas, invece, questo ennesimo infortunio – per quanto di natura totalmente diversa rispetto ai problemi all’anca che hanno fatto deragliare la sua carriera – è l’ennesimo contrattempo nel suo tentativo di tornare quello della stagione 2016-17 con la maglia dei Boston Celtics. E proprio il suo ritorno al TD Garden è ora in pericolo: il 13 ottobre, data della visita di Washington ai biancoverdi, è proprio al termine delle otto settimane previste per il suo ritorno in campo, ed è possibile che possa saltare la partita davanti al pubblico che lo ha amato più di qualunque altro in NBA per motivi precauzionali. In ogni caso, come sottolineato anche da Sheppard, il suo ruolo negli Wizards non è quello di essere una stella, quanto un buon veterano e un punto di riferimento per i suoi compagni. Questo, comunque, non è destinato a cambiare neanche dopo l’infortunio.