L'ala dei Lakers contro Minnesota regala una prestazione da ricordare: chiude con 20/29 al tiro e un perfetto 10/10 dalla lunetta per diventare il terzo giocatore più veloce a toccare quota 50 dal suo arrivo a Los Angeles, riuscendoci dopo sole 23 partite
Gli unici capaci di segnare 50 punti in maglia Lakers in questo decennio? Kobe Bryant. LeBron James. E ora Anthony Davis. Gli unici a farlo in questo millennio? Sempre Kobe Bryant (25 volte!), sempre LeBron James (1), si aggiunge il nome di Shaquille O’Neal (1) e ora quello dell’ex Pelicans, che contro Minnesota regala la sua miglior prestazione in gialloviola (per l’occasione con la divisa bianca, domenicale) chiudendo con un ottimo 20/29 dal campo e un perfetto 10/10 dalla lunetta, il tutto contro un avversario come Karl-Anthony Towns. A dimostrazione della capacità di Davis di fare qualsiasi cosa su un campo da basket arriva poi il resto del tabellino del n°3 di L.A., che al cinquantello aggiunge 7 rimbalzi, 6 assist e 4 recuperi a fronte di una sola palla persa. Una prestazione gigantesca, che ha trovato “sponda” nella serata altrettanto ispirata – soprattutto al tiro dalla lunga distanza, ma non solo – di LeBron James, a sua volta capace di chiudere con 32 punti, gli ormai consueti 13 assist (!) e un incredibile 6/8 dall’arco. In casa Lakers si tratta della prima volta dal marzo 2003 (con Kobe Bryant e Shaquille O’Neal) che due compagni di squadra toccano 70 o più punti in due gare consecutive, visti i bottini di Davis (39) e James (31) nella precedente gara disputata dai gialloviola, e vinta contro Portland. A riprova della super intesa tra le due superstar di coach Frank Vogel, l’efficienza offensiva dei Lakers nei 18 minuti trascorsi insieme sul parquet dalla coppia James/Davis è stata uno stratosferico 164.1 punti per 100 possessi. La serata magica di Anthony Davis racconta poi anche della sua precocità nell’adattarsi al nuovo ambiente, a nuovi compagni e a una nuova squadra: i suoi 50 punti, infatti, arrivano soltanto alla 23^ partita in maglia Lakers, e a fare meglio di lui a Los Angeles sono riusciti soltanto LeBron James (cinquantello dopo 16 gare) e Cedric Ceballos (dopo 22), mentre il nome di Davis figura prima di quello di due leggende come George Mikan (49 gare necessarie) e Wilt Chamberlain (50). Per l’ex giocatore di New Orleans, si tratta ovviamente del suo massimo stagionale, ma non della miglior prestazione in carriera, che rimane fissato a quota 59, ottenuto il 2 febbraio 2016 in maglia Hornets contro Detroit: quella sera per lui 22/32 al tiro (con 2/2 da tre) e 9/10 ai liberi, in una prestazione completata anche da 20 rimbalzi, 4 assist e una stoppata, per la vittoria dei suoi.