Non è soltanto il miglior lungo per assist di tutta la lega, ma uno dei passatori più forti di tutta la lega. E da Will Barton a Mason Plumlee fino a Torrey Craig i suoi compagni ai Nuggets eleggono i migliori passaggi del centro serbo
È al 14° posto nella lega per media assist, quasi 7 a sera (6.8 per la precisione, a mezzo assist di distanza dal suo massimo in carriera di 7.3, fatto registrare lo scorso anno). Nikola Jokic non è soltanto uno dei migliori centri passatori della lega – tra i centri dà più di 2 assist rispetto al secondo, Bam Adebayo – ma è uno dei migliori passatori in assoluto di tutta la lega. Punto. Una dote fondamentale per collezionare quelle triple doppie che sono una caratteristica del suo gioco (tre nelle ultime sei gare, già 7 quest’anno, come LeBron James e a due di distanza dal leader NBA, Luka Doncic) e un talento che anche i suoi compagni sono i primi a riconoscere al centro serbo. Anche le statistiche sono lì a dimostrarlo, dato che con 73 passaggi a partita Jokic è il giocatore che distribuisce più palloni in tutta la lega (gli va vicino soltanto Ben Simmons, il terzo per numero di passaggi effettuati in media a partita è LeBron James) e dai suoi assist i Denver Nuggets ricavano più di 16 punti a sera. “È incredibile – dice di lui la guardia dei Nuggets Will Barton – credo sia davvero uno dei più forti passatori di tutta la NBA”, dice – e per dimostrarlo ecco una delle perle più belle regalate da Nikola Jokic a un altro suo compagno del reparto dietro, Gary Harris.
Quello che stupisce del suo repertorio di assist-man è la varietà dei passaggi che è capace di inventare, sempre diversi ma sempre, ugualmente efficaci. Una delle sue specialità – in voga soprattutto ora, che stanno per iniziare i playoff della NFL – è il touchdown pass, ovvero il lancio lungo (solitamente dopo aver catturato un rimbalzo difensivo) che va a pescare a più di 20 metri di distanza, con precisione chirurgica, un compagno in fuga verso il canestro. “Per me sono i migliori – dice Juan Hernangomez – e ne sta facendo sempre di più: molti di noi, dopo aver contestato un tiro, iniziano a correre verso il canestro perché sappiamo che se lui mette le mani sul rimbalzo poi il passaggio a tutto campo arriva quasi automatico. Io faccio sempre così: inizio a correre perché so che lui mi troverà”.
MICHAEL PORTER JR. | “L’altro giorno contro Memphis ne ha fatto uno davvero pazzesco”
TORREY CRAIG | “Contro Atlanta ha dato via due palloni dietro la schiena uno più bello dell’altro, il primo a Monte Morris e il secondo a Malik Beasley. Questi per me sono i suoi assist più pazzeschi, perché lì fa come se nulla fosse, quasi senza pensarci, e arrivano totalmente inattesi”.
JUANCHO HERNANGOMEZ | “Durante il mio primo anno mi ricordo che aveva sviluppato un’ottima Intesa con Kenneth Faried. Ecco, alcuni dei lob che gli alzato a canestro sono restati impressi nella mia memoria”.
MASON PLUMLEE | “Per me quelli più incredibili sono quelli in cui dimostra tutto il suo bagaglio tecnico. Uno di noi va in taglia, o magari ‘rolla’ forte verso canestro: lui neppure ci degna di uno sguardo e invece va a trovare un tiratore in angolo sul lato opposto. Di solito il passaggio esce dalle sue mani forte, teso e precisissimo, proprio ‘sui numeri’ dei suoi compagni. Solo un paio di altri giocatori in tutta la lega – mi vengono in mento Rajon Rondo e LeBron James – sono capaci di fare una cosa del genere, e Jokic è uno di questi”.