"Se c'è un giocatore NBA che può riuscirci, quello è LeBron James", dice il centro dei Lakers: "Ha il carisma e l'impatto giusto sulle persone". E poi sogna un ritorno in campo per i playoff: "So colpire da fuori e creare gioco: alle difese avversarie non resterebbe che scegliere di che morte morire"
I Lakers oggi dominano la Western Conference spinti dalla coppia LeBron James-Anthony Davis facendo quasi dimenticare che il numero degli All-Star a disposizione di coach Frank Vogel potrebbe (anche prima della fine dell’anno) aumentare ancora. In recupero dalla rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro subita a inizio stagione, DeMarcus Cousins potrebbe tornare protagonista prima di quando previsto, ma nell’attesa del suo rientro il centro ex Kings e Pelicans sa sempre come far parlare di sé. Ad esempio lanciando la candidatura del suo nuovo compagno in gialloviola LeBron James alla poltrona di presidente degli Stati Uniti d’America. “Gliel’ho detto l’altro giorno, anche se con ogni probabilità ora si arrabbierà a leggere che ve lo sto raccontando: ‘Fratello, dovresti correre per la presidenza’. Se c’è un giocatore NBA che può farcela quello è LeBron James. È solo la mia opinione, certo, e probabilmente lui non la pensa come me ma io credo davvero che potrebbe farcela. Ha quel tipo di impatto sulle persone, esercita un’influenza che solo le persone vere, genuine riescono ad avere”. Divertita la reazione del diretto interessato: “Me lo ha già detto un paio di volte durante questa stagione: grazie, ma no grazie”, la reazione del n°23 dei Lakers: “Apprezzo la sua stima ma non sto considerando un’opzione del genere”. Quello che invece James sta considerando – e anche piuttosto seriamente – è la possibilità che il suo centro possa raggiungerlo in campo già prima della fine della stagione: “La sua salute è la cosa più importante, ma è vero che sta facendo progressi giorno dopo giorno, mese dopo mese. Una zoppicava, oggi lo vediamo tirare in sospensione e migliorare in continuazione, allenamento dopo allenamento. Vogliamo restare ottimisti – dice LeBron – ma allo stesso tempo non vogliamo che affrettare il processo possa causargli delle ricadute, come gli è successo negli scorsi anni. Se può tornare il Cuz delle ultime stagioni ovviamente per noi è un grande plus, ma non vogliamo mettere pressione né a lui né alla squadra. Ci interessa che stia bene, che recuperi completamente e che abbia un’attitudine sempre positiva, cosa che fin qui ha sempre dimostrato”.
Cousins e la sua intesa in campo con LeBron
Ospite di due vecchie conoscenze dei parquet NBA come Steph Jackson e Matt Barnes nel loro podcast “All the smoke”, DeMarcus Cousins è sembrato più che possibilista su un suo possibile rientro ai playoff, confessando di essersi già immaginato l’intesa con il n°23: “La squadra è forte, abbiamo giocatori diversi con diverse abilità e il mio rientro magari comporterà un periodo di aggiustamento. Però io so essere pericoloso sugli scarichi – e LeBron è quel tipo di giocatore che comanda un raddoppio ogni volta che si muove in campo – così come sono in grado di creare gioco per gli altri: per le difese avversarie si tratta di scegliere di che morte vogliono morire”. Parole cariche di fiducia per il centro gialloviola, sostituito egregiamente finora dalla coppia JaVale McGee-Dwight Howard; diverse, invece, quelle usate nel ricordare l’infortunio di inizio stagione che lo sta tenendo fuori dai giochi: “Non avrei dovuto essere in campo”, riconosce non senza rammarico Cousins. “Ero appena arrivato a Los Angeles quel giorno, appena sceso da un lungo volo da una parte all’altra del Paese. Mi sono precipitato direttamente in palestra, perché non volevo saltare neppure un giorno di preparazione. Avrei dovuto avere più pazienza, ma volevo scendere in campo. Mi sono infortunato nell’ultima azione di quell’allenamento, nell’ultimo maledetto canestro…”, conclude amaro il giocatore, ancora lontano dall’individuare una possibile data di rientro: “Non so neppure con precisione qual è la sua routine attuale, giorno dopo giorno”, conferma Frank Vogel. “So che manca ancora parecchio, ma la società non ha escluso categoricamente il suo rientro quest’anno. È tutto quello che so e che posso dirvi: al momento non è vicino a tornare in campo, quando sarà questo il caso me lo faranno sapere”.