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Coronavirus in NBA, Chris Boucher viola la quarantena e poi si scusa su Instagram

coronavirus
©Getty

Il giocatore dei Raptors, negativo al test del coronavirus ma in isolamento come il resto della squadra dopo la gara contro i Jazz di Gobert e Mitchell, è stato fotografato mentre faceva la spesa in giro per la città: "Non era mia intenzione quella di mettere in pericolo la comunità"

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Meglio partire dalla fine, dalle scuse e dal pentimento di Chris Boucher - talento di 27 anni su cui i Raptors hanno cominciato a fare affidamento in questa regular season. Uno dei tanti giocatori che hanno preso parte alla gara di una settimana che ha visto Toronto sfidarsi contro Utah - incrocio sul parquet con Rudy Gobert e Donovan Mitchell, risultati poi entrambi positivi al coronavirus. I canadesi a quel punto hanno sottoposto tutta la squadra al tampone, chiedendo a staff, tecnici e giocatori di restare in quarantena per le prossime settimane ed evitare di propagare il contagio. Tutti sono fortunatamente risultati negativi al test, ma ciò non toglie il fatto che nei prossimi giorni il virus possa manifestarsi; restare a casa diventa dunque una precauzione necessaria. Boucher però ha pensato bene di violare la richiesta, andando in giro per la città a fare spese - come mostrato dalle foto pubblicate dal giornale locale CityNews. Un giocatore NBA infatti non passa certo inosservato, nonostante il cappuccio calato sulla testa mentre spinge il carrello in fila al supermercato. Un errore che lo ha subito costretto a una frettolosa marcia indietro sui social, provando a riparare dopo la pessima figura: “Qualche giorno fa sono venuto meno alla richiesta di auto-quarantena fatta dalla franchigia. Per questo voglio chiedere scusa a tutti i tifosi, alla città di Toronto e all’organizzazione Raptors. Nonostante il mio test sia risultato negativo, non è mai stata mia intenzione quella di mettere in pericolo la comunità - riconosco il mio errore e sono rimasto in auto-quarantena da quel momento. Resta al sicuro Toronto”.