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NBA, Ryan Broekhoff non va a Orlando con i Sixers: “Mia moglie ha il Covid-19”

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Il nuovo acquisto di Philadelphia, arrivato dai Mavericks come specialista nel tiro dalla lunga distanza, non è andato in Florida con il resto della squadra: “Devo stare con la mia famiglia in un momento così complicato”, spiega sui social, mentre i Sixers non fissano una data per il rientro in gruppo

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Lo ha comunicato il diretto interessato via social dopo che per un paio di giorni cronisti e giornalisti vari si chiedevano quale fosse la ragione che lo aveva trattenuto lontano da Disney World. Ryan Broekhoff, nuovo acquisto dei Sixers in vista della ripartenza, non è partito con la squadra perché sua moglie è risultata positiva al Covid-19. “Abbiamo un figlio piccolo e il mio obiettivo primario adesso è quello di prendermi cura di lui”, sottolinea il giocatore australiano su Twitter. “Apprezzo tantissimo quanto fatto da Philadelphia e tutto il supporto che mi hanno mostrato”. La 29enne moglie di Broekhoff soffre di una malattia autoimmune che la rende particolarmente esposta al rischio di complicazioni. Per questo motivo il tipo di assistenza richiesta è di gran lunga superiore, tanto che anche il piccolo di un anno potrebbe avere delle ricadute. Pensieri e paure che mettono inevitabilmente in secondo piano il resto: sia Elton Brand che altri dirigenti di Philadelphia non hanno specificato quale sia una eventuale data per il ritorno in campo, né se ci sarà nelle prossime settimane l’intenzione di entrare nella bolla. L’ultima partita disputata da Broekhoff risale allo scorso 8 febbraio con i Mavericks, con cui ha fatto il suo esordio in NBA. In due stagioni a Dallas, 59 presenze e soprattutto più del 40% con i piedi oltre l’arco: canestri che sarebbero potuti tornare utili anche ai Sixers, che dovranno invece fare i conti con l’ennesima assenza.