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NBA Finals, LeBron James doveva prendere l’ultimo tiro in gara-5 contro Miami?

il caso
©Getty

La risposta l’ha data il diretto interessato nel post-partita, ma in molti - non solo sui social - hanno contestato la sua decisione, facendone una mera questione di leadership. A guardare i dati e le statistiche, la scelta appare non solo sensata, ma la più logica da prendere: a quel punto poi la NBA si conferma come una lega in cui si vive (e si perde) segnando o sbagliando una singola conclusione

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Il problema se lo sono posto in molti e le risposte alle quali si è arrivati non sempre sono state convergenti. Il tiro sbagliato da Danny Green è stato l’argomento più dibattuto sui social delle ultime 48 ore a livello NBA: una conclusione che ha inevitabilmente portato alcuni a puntare il dito contro LeBron James; che nel momento più delicato della stagione dei Lakers, ha deciso di armare la mano di un compagno al posto di forzare la giocata e concludere lui al ferro nonostante i tre uomini addosso. A guardare le immagini, i dubbi sono pochi: la difesa collassa sul n°23 gialloviola che scarica fuori e lascia metri di spazio a uno dei migliori tiratori dall’arco della storia NBA alle Finals. Basterebbe guardare così alla questione, per rendersi conto che le parole di James non sono poi così campate in aria: “Quello di Green è uno dei migliori tiri che potessimo costruire: a fine partita, in un quarto periodo così tirato, con due giocatori addosso a me, Duncan Robinson e Jimmy Butler pronti a saltarmi addosso, mentre Danny aveva tutto quello spazio. Semplicemente, non ha trovato il fondo della retina. Stop”. Della stessa opzione Frank Vogel, che aggiunge: “Anche un terzo difensore gli è saltato addosso, ha fatto la scelta giusta. Green è uno dei nostri migliori tiratori, difficilmente riesce ad avere tutti quei metri a disposizione per prendere una conclusione. Peccato”. Anche perché i numeri ricordano sinistramente quanto fatto da Michael Jordan nel 1997, con buona pace di chi continua a ribadire (senza fondamento logico alcuno) che il n°23 dei Bulls “avrebbe tirato a ogni costo”.

Le percentuali di Green al tiro e il parallelo con Jordan-Kerr nel 1997

A chi come Chris Palmer - voce autorevole del mondo NBA su Twitter, e non solo quello - chiedeva l’immediata cacciata di Danny Green dalla squadra, c’è chi ha risposto prendendo una semplice classifica: i migliori realizzatori della storia delle Finals NBA tra quelli ad aver tentato almeno 50 conclusioni con i piedi oltre l’arco. Alle spalle di Shane Battier (49%), Kevin Durant (45%) e Ray Allen (43%), c’è proprio Danny Green e il suo 42% di conversione. A Miami poi ricordano bene quanto fosse letale con la maglia degli Spurs: 48.2% e 47.5% rispettivamente nella finali 2013 e 2014 contro la squadra della Florida. Anche lo scorso anno, nonostante le difficoltà, chiuse con un buon 36.4% dall’arco nella conquista del titolo con i Raptors. Non è dunque un problema di fiducia, ma al massimo di capacità di conversione nelle ultime settimane. Green infatti all’interno della bolla di Orlando non è mai riuscito a trovare ritmo: 33.3% ai playoff, sceso addirittura a 25.8% alle Finals. Otto bersagli su 31 tentativi, compreso l’errore finale in gara-5. “Continuo a fidarmi di lui - ha detto James, costretto dai cronisti a tornare a discutere dell’ultimo possesso - tutti crediamo in Green. Non ha segnato un tiro e dobbiamo convivere con questo”. La storia infatti la scrivono i vincitori e alle volte un canestro può cambiare il racconto (e la percezione) dei fatti. In gara-6 delle finali NBA del 1997, Michael Jordan decise di passare la palla a Steve Kerr che punì gli Utah Jazz dall’arco. Un canestro diventato il simbolo della carriera dell’allenatore degli Warriors, del modo in cui MJ aveva imparato a fidarsi dei compagni. Quella fu una decisione giusta da parte del n°23 dei Bulls, nonostante Kerr fosse tutt’altro che infallibile: 25% dall’arco per lui (proprio come Green) e quattro triple totali a segno in sei partite. Quattro, tra cui quella. Se Kerr avesse sbagliato, qualcuno avrebbe detto che Jordan aveva fatto la scelta sbagliata, e sarebbe risultato fuori luogo proprio come chi punta il dito oggi contro James.

LAKE BUENA VISTA, FLORIDA - OCTOBER 11: LeBron James #23 of the Los Angeles Lakers drives to the basket during the first quarter against the Miami Heat in Game Six of the 2020 NBA Finals at AdventHealth Arena at the ESPN Wide World Of Sports Complex on October 11, 2020 in Lake Buena Vista, Florida. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement.  (Photo by Mike Ehrmann/Getty Images)

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