C'è da scommetterci che presto una statua di Kobe Bryant verrà eretta fuori dallo Staples Center. Uno dei suoi più accaniti sostenitori è il centro gialloviola che con il "Black Mamba" ha condiviso il threepeat all'inizio di questo millennio. E che ha già le idee chiare
Sono già sei le statue erette fuori dallo Staples Center in onore dei grandi Lakers del passato: cinque giocatori (Elgin Baylor, Jerry West, Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson e Shaquille O’Neal) e al posto di un allenatore una leggenda del microfono come Chick Hearn. Presto però — c’è da scommetterci — ne sorgerà una settima, e la settima meraviglia del mondo Lakers apparterrà a Kobe Bryant. Il suo compagno di tre anelli NBA in gialloviola Shaquille O’Neal ha già le idee chiare al riguardo: “So quale immagine di Kobe dovrebbe ritrarre: il suo canestro con il jumper allo scadere nella gara di primo turno di playoff contro i Phoenix Suns nel 2006”. Un canestro assolutamente iconico cui si associa anche una altrettanto iconica esultanza, quella davanti alle telecamere, scostandosi la canotta dei Lakers per mostrare il proprio cuore.
Un cuore — da campione — necessario a trascinare una squadra non certo irresistibile (Smush Parker, Chris Mihm, Kwame Brown e Brian Cook tra i suoi compagni) alla vittoria contro i Suns e al 3-1 nella serie, vantaggio che poi si rivelerà insufficiente al passaggio del turno. Ma niente toglie alla bellezza del gesto: tanto bello da meritare una statua. Parola di Shaquille O’Neal.
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