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Draft NBA, Onyeka Okongwu: il secondo miglior centro che può diventare il nuovo Adebayo

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Stefano Salerno

©Getty
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Un lungo di cui si parlava poco fino a qualche settimana fa, ma che, dopo James Wiseman, potrebbe essere chiamato in Lottery anche in posizioni più alte del previsto: le doti difensive e la duttilità non mancano, la capacità di creare dal palleggio in parte sì. Ma un “centro” come lui può davvero far comodo a molte squadre

“Mi sento più alto di tutti gli altri”, ha detto dopo l’ennesimo convincente workout a Los Angeles svolto davanti agli occhi degli scout di una delle tante franchigie NBA interessate. Onyeka Okoungwu è veloce di testa, prima ancora che di piedi, diventato nel giro di poche settimane uno dei lunghi più chiacchierati e desiderati dell’intero Draft. Tutti guardano a James Wiseman - che qualche centimetro in più di lui può vantarlo - ma subito dietro c’è lui: un difensore unico nel suo genere visto il ruolo ricoperto, un talento in grado all’occorrenza di tirare fuori dal cilindro anche la giocata che non ti aspetti in attacco. “Il nuovo Bam Adebayo”, secondo chi ha voluto fargli il complimento che probabilmente lo porterà dritto in Lottery. Una convinzione diffusa, tanto da far scrivere anche a ESPN: “Wiseman è un talento più intrigante, ma analizzando nel dettaglio i video, i numeri e l’approccio di Okoungwu, l’idea è che potrebbe benissimo finire per avere un impatto maggiore di tutti gli altri lunghi di questo Draft”. Una rapida ascesa per chi come lui è cresciuto al fianco di LaMelo Ball a Chino Hills High School - incrociando al liceo da avversario proprio Bam Adebayo - tanto da poter finire anche in top-3. Come già sottolineato più volte, in questo Draft le gerarchie sono meno definite che in passato e l’idea di molte franchigie è quella di puntare alla tipologia di giocatore che serve maggiormente alla squadra - senza farne una questione di puro talento. Se Wiseman dunque dovesse essere uno dei primi due giocatori a essere chiamato, gli Hornets - che non hanno fatto mistero di essere interessati a un lungo - potrebbero virare su di lui. Una scelta sicura? Non del tutto, visto che anche Okoungwu dovrà lavorare molto su diversi limiti da correggere.

I punti di forza: la difesa, la versatilità e l’etica del lavoro

Il potenziale su cui lavorare è sotto gli occhi di tutti, così come le affinità tecniche con Adebayo. Miglior giocatore di USC nel suo anno da freshman (22-9 il record di squadra), nonostante non fosse indicato come uno dei prospetti migliore da tenere d’occhio alla vigilia della stagione. Buona produzione offensiva, soprattutto considerando il basso volume di possessi nel quale viene coinvolto, Okongwu ha chiuso come quinto miglior realizzatore per percentuale nell’ultimo metro di campo con il suo 66.4%. Il tocco c’è, una resa necessaria a giustificare la presenza in campo di un difensore versatile che permette di fare scelte coraggiose a protezione del ferro: intimidatore nei pressi del canestro, ma rapido a sufficienza per cambiare in marcatura sulle guardie avversarie. Difensore non solo di istinto, ma in grado di scegliere il giusto angolo d’aiuto, con buon tempismo e rapidità per coprire ogni zona del campo. In grado di creare spazio con i suoi blocchi, corre alla grande in transizione, riesce a controllare bene il corpo e il pallone. Può battere l’avversario diretto dal palleggio, ma quello è uno degli aspetti su cui dovrà lavorare, mentre riesce con buona continuità a segnare in post: la tecnica c’è, così come l’efficienza e la presenza a rimbalzo d’attacco. Ultima, ma non di certo per importanza, la cultura e l’etica del lavoro: compagno di squadra ben voluto da tutti, resta ore in palestra a provare i fondamentali e studia sempre a fondo gli scouting report di chi si ritrova ad affrontare. Sotto questo aspetto, uno dei prospetti più in grado di affrontare una realtà NBA.

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C’è anche qualcosa che non va? Certo, come tutti i ragazzi che arrivano al Draft, sono diversi gli aspetti del gioco su cui Okongwu dovrà lavorare, a partire dal tiro dalla distanza e non solo nei pressi del ferro che al college nessuno gli ha mai chiesto di prendere. Una monodimensionalità che in NBA diventa un deterrente per chiunque voglia avere impatto sul parquet: non si può pensare di incidere soltanto nell’ultimo metro di campo. Con il tempo può pensare di diventare un tiratore, ma al momento non ci sono garanzie che ci riesca: il tocco è buono, ma non è chiaramente un giocatore portato naturalmente a tentare conclusioni di quel tipo. Stesso discorso - sempre in un ipotetico parallelo con Bam Adebayo - se si prende in considerazione la capacità di creare gioco: è un discreto passatore, ma c’è tanto da lavorare a livello di scelte. La certezza al momento è che non è in grado di spingere il contropiede dal palleggio, né crearsi un suo tiro come dimostrato dall’All-Star degli Heat. A livello fisico poi l’incognita è capire come reagirà nel marcare avversari di tonnellaggio superiore al suo, a rimbalzo e più in generale essendo un giocatore costretto a essere schierato da centro visti i limiti al tiro. Considerazioni che potrebbero far pensare a qualcuno che Okongwu è meno pronto del previsto? Staremo a vedere, tra una settimana arriverà il responso finale.

PORTLAND, OREGON - NOVEMBER 12: James Wiseman #32 of the Memphis Tigers walks up court during the first half of the game against the Oregon Ducks between the Oregon Ducks and Memphis Grizzlies at Moda Center on November 12, 2019 in Portland, Oregon. (Photo by Steve Dykes/Getty Images)

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