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NBA, Coach Malone ricorda le vittime della strage di Boulder in Colorado. VIDEO

le parole

Prima della partita contro Orlando l'allenatore dei Denver Nuggets Michael Malone ha voluto ricordare in conferenza stampa le 10 vittime della strage di lunedì a Boulder, Colorado (cittadina a 50 km da Denver). Malone ha scandito i nomi delle persone uccise dall'uomo che è entrato sparando in un supermercato e ha parlato della necessità che si faccia qualcosa per evitare queste tragedie, mandando un pensiero alle famiglie colpite

Toccanti e molto commuoventi le parole spese da coach Mike Malone a margine della sfida vinta dai Nuggets a Orlando, con il pensiero costantemente rivolto alle vittime della strage di Boulder - cittadina a circa 50 km da Denver, in Colorado. “Siamo tutti stanchi di continuare a vivere situazioni del genere. Passiamo le nostre giornate a essere giudicati in base al fatto che le nostre squadre ottengano o meno dei risultati, ma fermatevi un attimo a pensare”, sottolinea coach Malone combattendo contro le lacrime che hanno riempito i suoi occhi e rotto la sua voce. “Se ci mettiamo nei panni di una delle famiglie delle vittime: come vi sareste sentiti in questo momento?”. Tutto lo scoramento dell’allenatore dei Nuggets è poi venuto fuori dopo aver letto i 10 nomi delle vittime, gli stessi apparsi alle spalle di coach Steve Kerr al fianco di quelli delle vittime della strage nell'area di Atlanta che ha colpito soprattutto donne di origine asiatica. Altre otto vittime innocenti, nel giro di pochi giorni: “Prima di iniziare - ha sottolineato Kerr - potete osservare i nomi alle mie spalle: sono quelli delle vittime delle ultime due tragedie che hanno coinvolto il nostro Paese a causa dell’utilizzo delle armi. È importante fare riferimento ai loro nomi, sono persone umane prima di tutto. Padri, madri, sorelle, affetti che mancheranno alle loro famiglie e che ora devono fare i conti con una perdita devastante. Non possiamo restarcene qui seduti a permettere a cittadini indisturbati di ammazzare persone utilizzando armi da guerra. È la cosa più disgustosa che esiste all’interno della nostra nazione. Disgustosa e devastante: ci sono così tante persone lì fuori che stanno soffrendo, dobbiamo fare qualcosa per loro”.